I prestiti per extracomunitari in Italia!
I prestiti per extracomunitari di cui parleremo in questo articolo consistono in particolari tipologie di finanziamento destinate a quei cittadini che non godono di cittadinanza diretta (per nascita o per elezione) in uno degli Stati membri dell’Unione Europea.
Infatti, in un’Italia sempre più cosmopolita e variegata, l’adozione di una politica parimenti ampia e variegata era assolutamente inevitabile. Del resto, stando ai numeri evidenziati dalle statistiche, il numero dei lavoratori stranieri in Italia è in continuo aumento e, nonostante la crisi, moltissimi sono quegli extracomunitari che entrano nella nostra società e, rimboccate le maniche, si impegnano per lavorare ed integrarsi alla perfezione.
A tal proposito, vediamo allora quali sono le principali tipologie di prestiti per extracomunitari in Italia e di quali requisiti è necessario disporre per poterne usufruire.
Tutto sui prestiti per extracomunitari: quali sono i finanziamenti per i lavoratori stranieri in Italia
Tra i prestiti per extracomunitari cui è possibile avere accesso in Italia troviamo:
– il prestito personale (l’offerta può variare da istituto a istituto)
– la cessione del quinto dello stipendio (la rata, massimo un quinto dello stipendio, viene trattenuta dalla busta paga)
– il prestito delega (la rata, non oltre il 40% dello stipendio, viene trattenuta direttamente dalla busta paga)
I requisiti richiesti ai lavoratori stranieri: come fare per ottenere i prestiti per extracomunitari
Riuscire ad ottenere i prestiti per extracomunitari non è una cosa poi tanto difficile. Le politiche adottate dalle Banche, del resto, prestano particolare attenzione a quelle che sono le condizioni, non sempre semplicissime, del lavoratori stranieri. In assenza di conto corrente, ad esempio, è possibile effettuare il rimborso per mezzo di comodi bollettini postali, mentre le condizioni del prestito tengono conto anche dei lavori meno redditizi.
Fatta la dovuta premessa, per ottenere i prestiti per extracomunitari sopra descritti, è necessario rispondere a due fondamentali requisiti. In primis, il richiedente deve essere in possesso della cittadinanza italiana (o, in alternativa, di un permesso di soggiorno regolare). In aggiunta, è necessario che egli risulti impiegato almeno da sei mesi e a tempo indeterminato.