Nonostante le norme relative alla messa in sicurezza dell’azienda siano per i datori di lavoro precise e decisamente severe, succede ancora (e purtroppo anche abbastanza spesso) che non tutte le regole vengano rispettate e che una normale giornata di lavoro diventi per un operaio o per un dipendente motivo di serio e grave infortunio.
Altre cause, ancora, come l’uso di macchine sempre più efficienti, una competitività sempre più sviluppata, l’enorme richiesta del mercato, gli obiettivi sempre più alti e l’enorme concentrazione di lavoratori negli stabilimenti industriali concorrono all’accadimento di un numero sempre più alto di casi di incidente sul lavoro.
Fortunatamente, la legge tutela tutti coloro che sono involontariamente incappati in un incidente sul lavoro (che, ovviamente, può capitare anche a prescindere dalla cattiva manutenzione dell’azienda da parte del datore di lavoro) e, a tal proposito, l’ente di competenza a cui rivolgersi per trovare è, come molti sapranno, L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (I.N.A.I.L.).
Vediamo ora, dunque, cosa è previsto dalla legge in caso di incidente sul lavoro.
Come comportarsi in caso di incidente sul lavoro
In caso di incidente sul lavoro, il lavoratore deve immediatamente avvertire il proprio datore, che è tenuto a inviare all’INAIL (oppure a un ufficio di Pubblica Sicurezza, alla Questura o, in ultima ipotesi, al Sindaco), entro 2 giorni, gli appositi moduli compilati e la denuncia di incidente sul lavoro. In caso di incidente sul lavoro talmente grave da presumere pericolo di morte, la denuncia deve essere fatta tramite telegramma entro 24 ore dall’incidente.
Ovviamente (e questo è un dato molto importante) qualunque sia la natura dell’incidente sul lavoro verificatosi, il lavoratore ha l’assoluto diritto alla conservazione del suo posto di lavoro per il periodo di comporto previsto.
L’indennità prevista per il lavoratore in caso di incidente sul lavoro
In caso di incidente sul lavoro, al lavoratore spetta ovviamente un’indennità.
Tale indennità è pari al 60% per quanto attiene a quel periodo continuativo che va dal quinto al novantesimo giorno di incidente sul lavoro e al 75% per quanto attiene invece al periodo che va dal novantunesimo giorno in poi.
L’ammontare della retribuzione, invece, viene determinato in base alla tipologia del contratto di lavoro dell’infortunato.
Se egli era retribuito in forma fissa, ad esempio, la retribuzione media giornaliera è uguale alla somma di importi quali la retribuzione ordinaria mensile divisa per 25, il compenso per lavoro straordinario del mese precedente diviso per 25 e il compenso per ferie, riposi annui e mensilità aggiuntive. In caso di retribuzione per le ore di lavoro prestate, la media giornaliera è pari alla somma di importi quali la retribuzione oraria ordinaria, il compenso per lavoro straordinario, il compenso per ferie e riposi annui, il compenso per festività e il compenso per mensilità aggiuntive (fonte: www.mc2elearning.com). Ognuna delle suddette voci va ovviamente determinata in base a determinati calcoli.
Dopo la guarigione dall’incidente sul lavoro, il lavoratore sarà ovviamente chiamato dall’INAIL per una visita specifica che accerti e determini il danno permanente conseguito.