Ormai ci si è fatta l’abitudine. Ogni più piccola proposta di riforma vede sempre il frapporsi tra due o più contendenti: i pro ed i contro. Peccato che stavolta si è semplicemente detto: se verrà applicata tale modifica non sarà imposta ma è di natura opzionale. Ebbene sì, niente paura, a quanto sembra, se pure verrà introdotto il Tfr anticipato in busta paga, non sarà un obbligo ma bensì un diritto. Quali sono, allora, i timori all’origine del dibattito che riguarda solo i lavoratori del comparto privato e non quelli del settore pubblico? Cerchiamo di fare un po’ di ordine nella matassa.