Il cambio euro-dollaro

Il cambio euro-dollaro rappresenta ormai da lungo tempo un elemento di notevole importanza nell’ambito delle più recenti fasi dell’attività economica al livello mondiale. Il fatto

Tfr anticipato in busta paga. Un’altra lunga storia.

Ormai ci si è fatta l’abitudine. Ogni più piccola proposta di riforma vede sempre il frapporsi tra due o più contendenti: i pro ed i contro. Peccato che stavolta si è semplicemente detto: se verrà applicata tale modifica non sarà imposta ma è di natura opzionale. Ebbene sì, niente paura, a quanto sembra, se pure verrà introdotto il Tfr anticipato in busta paga, non sarà un obbligo ma bensì un diritto. Quali sono, allora, i timori all’origine del dibattito che riguarda solo i lavoratori del comparto privato e non quelli del settore pubblico? Cerchiamo di fare un po’ di ordine nella matassa.

La rivalutazione del dollaro

  La rivalutazione del dollaro è un trend molto evidente in questo periodo. Se da un lato possiamo parlare di rivalutazione del dollaro soprattutto nelle

Le ultime scelte della BCE

  Le scelte della BCE in termini di politica economica sono ormai da molto tempo un argomento di fondamentale importanza nell’ambito dell’andamento economico dell’Eurozona. A

Il PMI manifatturiero

  Il PMI manifatturiero è un elemento senza dubbio decisamente importante nell’ambito dell’attività economica di un paese. In effetti non possiamo di certo far passare

Pressione fiscale Italia. L’illusione federalista

Sappiamo che forse alcuni nodi del dibattito affrontati qui potrebbero non trovarvi pienamente d’accordo con quanto sostenuto. Ma quando a parlare sono i dati di fatto, alberga un dubbio in tutti, quel cruccio che ognuno rimugina a dovere: “Dove sta la verità?”. L’opinione è libera, tra politica ed economia vi è sempre grande spazio alla libertà ed all’errore umano, sempre però non perdendo di vista i fatti. Perché si sa: è tanto facile parlare con il “paraocchi” quando si vuole difendere qualcosa o qualcuno a “spada tratta”. Qui, non si hanno posizioni a sostegno di qualcosa ma semplice mera opinione. La pressione fiscale Italia è il focolaio dell’opinione oggi. Soprattutto adesso che, dati alla mano, si è scovato un tangibile cedimento nel “progetto federale”, o per lo meno, “regionalista”, come meglio e più correttamente si deve dire. Ecco perché l’illusione federalista.

Debito pubblico Usa. Economia in affanno?

Non secondo l’agenzia di rating Fitch che, malgrado il debito pubblico Usa sia arrivato a toccare il 100% del Pil, non declassa affatto le “stelle e strisce” che incassano una bella tripla A ed un outlook stabile. Sappiamo già l’aria surriscaldata che c’è per le agenzie di rating e l’obiettività con cui esprimono, o meno, il loro giudizio. Anche l’Italia ne ha pagato non poche conseguenze. Eppure il rating c’è ancora e lo continuiamo ad interpretare: i mercati non arrestano di sondarlo. Ha comunicato l’agenzia statunitense: l’economia Usa è in ripresa e già nel 2015 il Pil salirà di un cospicuo 3%.

Ma, nei termini della teoria economica e dei test empirici, il debito pubblico Usa è un dato preoccupante per l’economia paese? Giriamo il discorso, come siamo soliti fare, in termini allargati per esprimere le nostre posizioni a tal riguardo.

Referendum scozzese: la politica

  Il referendum scozzese di cui sono piene le pagine dei principali quotidiani anche all’interno del nostro paese si è concluso stamattina con la pubblicazione