Il rendimento bot annuali 2012

rendimento bot annuali 2012Il rendimento bot annuali 2012 nelle previsioni delle agenzie di rating esperte in fatto di crisi economica e nel Mercato in quest’ultimo anno è arrivato alle stelle. Infatti, come per gli altri titoli di stato italiani, la possibilità che lo stato andasse in bancarotta aveva permesso al Mercato di dettare le condizioni, tra cui un interesse inimmaginabile, che per il rendimento bot annuali 2012 arriva al 6% in 12 mesi. Un rendimento bot annuali 2012 così elevato non si era mai visto dal ’92. Una nuova ragione per investire nei titoli di stato italiani, e in particolare dei bot, è la riduzione della tassazione da parte dello stato sulle operazioni finanziarie, ridotta dal 27% al 20%.

La previsione tasso BCE 2012

previsione tasso BCE 2012La previsione tasso BCE 2012 è una previsione sull’andamento dell’Economia in europa e del Mercato finanziario internazionale. In tempi di crisi economica, Draghi, da neo-presidente della BCE, aveva abbassato il tasso di interesse della banca, ma questo non era bastato per fermare la brusca impennata del Mercato e per frenare l’acquisto dei titoli di stato italiani. Da questo punto di vista, la BCE si aspetta molto dalle decisioni prese dagli italiani e dal nostro stato, alle prese tra Ici e patrimoniale. Qual è la previsione tasso BCE 2012 più accreditata dal Mercato e dall’Economia internazionale?

La manovra Monti

Pronto il decreto salva Italia, elaborato in pochi giorni dal nuovo governo guidato dal premier Mario Monti. Come riferito alla comunità europea si richiedono nuovi

Le nuove misure riguardanti le pensioni

Proseguono le consultazioni tra il nuovo presidente del consiglio Mario Monti ed il ministro del Welfare Elsa Fornero per elaborare un piano di intervento di riforma del sistema previdenziale. Inizialmente si pensava di effettuare sin da subito degli interventi di tipo urgente e rimandare a data da destinarsi riforme più strutturale, ma l’orientamento attuale è quello di inserire tutte le novità legislative in un decreto da presentare il prossimo lunedì 5 dicembre.

Le misure sono abbastanza note ma non si escludono alcune sorprese. In particolare dovrebbe introdursi il sistema contributivo per tutti i lavoratori, e prevedere delle fasce di età in cui è possibile uscire dal mondo lavorativo ( la fascia di età dovrebbe essere dai 63 ai 70 anni, con dei premi per chi esce dopo i 65 anni e dei disincentivi per chi esce prima). Sul fronte dell’aumento dei 40 anni di contribuzione per poter accedere alla pensione di anzianità vi sono invece forti opposizioni da parte dei sindacati, che non vogliono l’allungamento dei 40 anni di contribuzione ed auspicano invece l’introduzione di una patrimoniale sui redditi che superano il milione di euro. Vi sarà anche una revisione dell’istituto di reversibilità, e presumibilmente la pensione di un coniuge e soprattutto l’entità della stessa verrà collegata a quella del coniuge in modo da non creare eccessivi disequilibri. Occorrerà riflettere anche sul nodo relativo all’anticipo dei 65 anni come requisito delle lavoratrici del settore privato per poter accedere ai trattamenti pensionistici.

E’ previsto un’ anticipo ma il sistema dovrebbe andare a regime o nel 2016 o addirittura nel 2020. In ogni caso l’applicazione di questa novità consentirà alle casse dell’Inps di risparmiare oltre 3,5 miliardi di euro. L’introduzione del sistema contributivo pro quota per tutti i lavoratori, non dovrebbe danneggiare eccessivamente i lavoratori che sono vicini alla pensione, in quanto l’entità della riduzione è molto minore per chi ha ancora pochi mesi di lavoro davanti per poter usufruire dei trattamenti pensionistici. Proseguono le consultazioni tra il nuovo presidente del consiglio Mario Monti ed il ministro del Welfare Elsa Fornero per elaborare un piano di intervento di riforma del sistema previdenziale.

Le aziende in crisi 2012

aziende in crisi 2012Le aziende in crisi 2012 sono il segno di un Mercato globalizzato che non ha pensato alle specificità dei territori in favore di una produzione standardizzata di medio-basso livello. Infatti, la qualità costa: meglio quindi, in tempi di crisi, tentare di risparmiare con una qualità ridotta. Da questo ragionamento diffuso seguono due novità dei nostri tempi: l’acquisto sempre più verso i prodotti cinesi (infatti la Cina non risente per niente della crisi economica) e la diminuzione dell’esportazione italiana nell’ultimo anno, poiché i nostri prodotti sono di elevata qualità, ma più cari. Complice di tutto questo è l’Economia del nostro Paese, con un debito pubblico pari al 120% del Pil e il Mercato finanziario che non ci dà speranze. Come si traduce tutto questo per le aziende in crisi 2012?

La nuova riforma delle pensioni

riforma delle pensioni

Fine settimana ricco di spunti per il nostro paese, con l’asta Btp che ha raggiunto tassi record, i btp a due anni che volano all’8 per cento e l’agenzia di rating Fitch che vede l’Italia gi in recessione. Urgono quindi interventi veloci ed ecco che l’esecutivo accelera sia sulle nomine politiche (già pronta la lista dei sottosegretari che verrà approvata ad inizio settimana) e sulle riforme chieste a gran voce da Bruxelles.

Sembra delineata quella che appare una delle riforme che più coinvolge i cittadini, e cioè quella riguardante le pensioni. Come dichiarato dallo stesso ministro competente, Elsa Fornero, l’intervento oltre ad adeguare il nostro sistema contributivo allo standard europeo dovrà avere un ruolo di modifica strutturale e porre un po’ d’ordine in una materia che sino ad oggi è stata modificata più volte, ma mai completamente.

La caduta di Finmeccanica e Guarguaglini

Guarguaglini

La notizia del giorno riguarda sicuramente la posizione di finmeccanica e del suo ex amministratore Pierfrancesco Guarguaglini dopo che L’enav ( azienda statale) e diversi alti dirigenti sono stati arrestati con l’accusa di false sottofatturazioni che hanno generato fondi neri e mazzette.

Una situazione non facile anche perché a vario titolo sarebbe coinvolta anche la moglie di Guarguaglini, nominata a capo si un’azienda controllata dalla stessa finmeccanica, cioè la Selex Impianti. Ad aggravare la posizione dell’ex amministratore delegato vi sarebbero le dichiarazioni rilasciate dal suo braccio destro, Lorenzo Borgogno a capo delle relazioni esterne del gruppo statale.