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I fallimenti in Italia

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I fallimenti in Italia sono tantissimi: bene o male in un momento di crisi lunga e pesante come quella che il nostro Paese sta attraversando potremmo anche, come dire, aspettarcelo, ma è indubitabile che ogni qual volta, in maniera ciclica, i dati sui fallimenti in Italia vengono alla nostra attenzione, l’impressione che abbiamo della situazione economica all’interno del nostro Paese è desolante. E tutto ciò nonostante le rassicurazioni degli organi competenti e delle fonti ufficiali che ormai da tempo, e a più riprese, ci assicurano che la strada dell’uscita dalla crisi è stata ormai imboccata.

 

I fallimenti in Italia: i numeri

Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da molto tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi di base che più possono risultare di aiuto nell’ambito della nostra disanima, sintetica e speriamo allo stesso tempo esauriente, sulla situazione della nostra economia nazionale allo stato delle cose e, più nello specifico, in merito ai fallimenti in Italia. Purtroppo, prima di ogni forma di commento, occorre affidarsi ai numeri che appaiono una volta ancora assolutamente impietosi. Quasi 10 mila fallimenti dall’inizio dell’anno ad oggi.

 

I fallimenti in Italia: i raffronti

Per la precisione, volendo snocciolare i dati, comprendiamo un paio di cose: in primo luogo la misurazione è stata effettuata prendendo come periodo di riferimento i primi nove mesi del 2013 quindi, in altre parole, da gennaio a settembre. E, in secondo luogo, i fallimenti in Italia sono stati esattamente 9.902 in netta crescita rispetto alla medesima misurazione effettuata per la stessa durata ma nell’anno precedente. La misurazione dei dati Cerved sui fallimenti in Italia segna infatti un numero molto preoccupante: la crescita dei fallimenti in Italia da un anno all’altro è stata molto significativa attestandosi su un allarmante +12%.

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