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Gli stipendi della pubblica amministrazione

stipendi della pubblica amministrazione

Proprio ieri abbiamo parlato di quanto gli stipendi dei lavoratori italiani siano troppo bassi rispetto alla media dei “colleghi” europei. Abbiamo detto, ad esempio, che un italiano guadagna in un anno esattamente la metà di un tedesco o di un olandese e che alle spalle del nostro Paese, al momento, ci sono soltanto nazioni come Portogallo, Slovacchia e Malta, dall’economia notoriamente molto debole.
Paradossalmente, però (ed è l’argomento che andremo a trattare oggi in questo articolo), la stessa cosa non si può dire degli stipendi della pubblica amministrazione, esageratamente alti ed esosi.

A quanto ammontano gli stipendi della pubblica amministrazione

Mentre una buona fetta di italiani cerca faticosamente e coraggiosamente di arrivare alla fine del mese, gli stipendi della pubblica amministrazione creano scompiglio e polemica in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando. In questi tempi, tra l’altro, i nostri conterranei si stanno vedendo tassare su tutto il tassabile e alcune situazioni, difficili in partenza, stanno diventando per molti versi drammatiche.
Ma andiamo a vedere, dati alla mano, cosa dice la lista di recente pubblicazione  sugli stipendi della pubblica amministrazione.

Il manager pubblico Antonio Manganelli è al primo posto della classifica sugli stipendi della pubblica amministrazione. Guadagna infatti 621.253 euro annui. Dopo di lui, ci sono il Ragioniere generale dello Stato Mario Canzio, 562.331 euro,e il Capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Franco Ionta, con 543.954 euro. In quarta, quinta e sesta posizione, rispettivamente, abbiamo il capo di Gabinetto del ministero dell’Economia Vincenzo Fortunato, 536.906 euro, il Capo di Stato maggiore della difesa Biagio Ambrate Abrate, 482.019 euro e il direttore dei Monopoli di Stato Raffaele Ferrara, 481.214,86 euro, il Capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale Giuseppe Valotto, con 481.021 euro. Seguono il Capo di Stato maggiore della Marina, Bruno Branciforte, 481.006,65 euro, il presidente dell’AgCom Corrado Calabrò, il numero uno dell’Antitrust, Giovanni Petruzzella, con 475.643 euro e il presidente dell’Autorità dell’Energia, Pier Paolo Bortoni, 475.643 euro.

Oltre la top ten sugli stipendi della pubblica amministrazione

All’undicesimo posto della classifica sugli stipendi della pubblica amministrazione c’è il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, con 462.642 euro, al dodicesimo il Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, Giuseppe Bernardis,  con 460.052 euro, al tredicesimo il segretario generale della Difesa, Claudio de Bertolis con 471.072 euro, al quattordicesimo il Segretario generale del ministero degli Affari esteri Giampiero Massolo, 412.560 euro e i componenti dell’autorità dell’Energia Valeria Termini, Luigi Carbone, Rocco Colicchio e Alberto Biancardi, 396.379 euro.
A soli dieci euro di distanza ci sono i membri dell’Antitrust e dell’AgCom con 396.369,44 euro, seguiti dal direttore generale della Consob, Antonio Rosati, con 395mila euro (“più la gratifica annuale”).
Più giù nella lista sugli stipendi della pubblica amministrazione compaiono anche il capo della Protezione civile Franco Gabrielli, 364.196 euro l’anno, il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, 304mila euro, il presidente dell’Istat Enrico Giovannini, 300mila euro, e il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua, 216.711,67 euro.

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