Il calcolo della buonuscita per colf e badanti non è difficile. Si tratta di fare i calcoli con la dovuta precisione e non lasciare nulla al caso. Ma, lo ripetiamo, il calcolo della buonuscita per colf e badanti si sbriga velocemente. Si tratta inoltre di un’evenienza non più isolata dato l’aumento di colf e badanti nel nostro Paese dovuto ad una lunga serie di ragioni, non ultima, quella più intuibile vale a dire l’innalzamento della vita media della popolazione italiana.
Il calcolo della buonuscita per colf: lavoratori dipendenti
La prima considerazione da fare in merito al calcolo della buonuscita per colf e badanti è che non ci sono differenze degne di note rispetto al calcolo della buonuscita per altre categorie di lavoratori dipendenti. E, in secondo luogo, occorre ricordare che il calcolo della buonuscita per colf e badanti deve essere effettuato sia nel caso di licenziamento che in quello di dimissioni volontarie del dipendente. Vediamo adesso le regole per il calcolo della buonuscita per colf e badanti: il lavoratore dipendente ha diritto ad una somma complessiva pari all’ammontare complessivo della retribuzione ricevuta durante l’anno – compresa la tredicesima – diviso 13,5. Il tutto moltiplicato per ogni anno di lavoro.
Il calcolo della buonuscita per colf: tutte le regole
Altre regole necessarie al calcolo della buonuscita per colf e badanti riguardano la rivalutazione: le quote che devono essere elargite al lavoratore dipendente per ogni anno di lavoro devono essere aggiornate al 31 dicembre di ogni anno in misura pari al 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie discendenti dagli aggiornamenti Istat. E, a questa somma, nell’ambito del calcolo della buonuscita per colf e badanti, deve essere aggiunta una maggiorazione fissa pari all’1,5%.