Di seguito in questo articolo, noi di BancaIT provvederemo a definire, quanto più precisamente possibile, quale risulta essere il compenso dell’amministratore s.r.l.
Determinare con precisione la suddetta informazione, però, è abbastanza impossibile, in quanto la disciplina civilistica non prevede una disposizione applicabile in maniera standard a tutte le s.r.l. (società, cioè, a responsabilità limitata). Ciò comporta, ovviamente, la presenza di una certa autonomia statuaria a decidere il compenso dell’amministratore s.r.l.
I dati alla base del compenso dell’amministratore s.r.l.
Generalmente, il compenso dell’amministratore s.r.l. va stabilito al momento dell’atto di nomina dei soci (o durante un’opportuna assemblea degli stessi). In questa sede, infatti, il compenso dell’amministratore s.r.l. viene comunicato con precisione e dovizia di particolari, a seguito di un dibattito incentrato sul suddetto argomento.
Cosa succede se l’assemblea dei soci non decide il compenso dell’amministratore s.r.l
Qualora l’assemblea dei soci non abbia opportunamente definito il compenso dell’amministratore s.r.l., il caso sarà affidato a un tribunale. In via equitativa, infatti, esso ne deciderà l’ammontare.
Gli elementi su cui si basa la decisione del tribunale in merito al compenso dell’amministratore s.r.l. risultano essere generalmente l’entità del lavoro svolto dall’amministratore durante il suo incarico, la durata del mandato ed, eventualmente, l’esperienza di altri amministratori che, dopo un incarico uguale, hanno avuto un determinato trattamento.
In caso di amministratore professionista, poi, sarà necessario che questo presenti la fattura relativa ai rimborsi delle spese chilometriche affrontate nell’esplicazione del proprio mandato. In caso di lavoratore autonomo, invece, le trasferte al di fuori del territorio comunale pari a una cifra al di sotto di 46,48 euro, non fanno parte del compenso dell’amministratore s.r.l.