Sempre più spesso si sente parlare di costo del denaro: a conti fatti si parla di costo del denaro in ambito strettamente economico, sul versante più propriamente finanziario o anche dal punto di vista politico in quanto in più di un’occasione abbiamo sentito del taglio del costo del denaro come di una scelta strettamente di carattere politico. Diciamo anche che il costo del denaro è un concetto abbastanza semplice ma molto duttile in quanto in più il concetto di costo del denaro può essere presente in tantissimi ambiti differenti come Bce Tassi di Interesse, Tasso Rifinanziamento Bce, Tasso Ufficiale di Sconto, Tasso Banca, Tasso BCE in Vigore e Tasso di Sconto Attuale.
Il costo del denaro: la Comunità Europea
Il primo nostro compito consiste adesso nel cercare di fornire una definizione di costo del denaro che sia allo stesso tempo tanto più esauriente e di facile comprensione quanto più sintetica a causa delle ben evidenti esigenze di sintesi. Possiamo dire che il costo del denaro in linea generale è rappresentato dal tasso di interesse che una banca che presta denaro a un’altra banca le richiede. Ovviamente è calcolato sotto forma di percentuale e su base annua. Tendenzialmente la maggioranza delle notizie che hanno per oggetto il costo del denaro fanno riferimento alla BCE. Contestualizzando il concetto di costo del denaro all’interno della politica economica comunitaria, ci rendiamo conto che si tratta dell’interesse che la BCE richiede alle banche private.
Il costo del denaro: le banche private
Ovviamente, in maniera intuibile, le variazioni del costo del denaro hanno una serie di conseguenze e comportano effettivamente che se il tasso di interesse con cui la Banca Centrale Europea concede denaro in prestito alle banche private inizia a scendere, allora le banche private stesse abbasseranno, o meglio, saranno nelle condizioni di abbassare anche se non è detto che lo facciano, il tasso di interesse che richiederanno alle imprese o anche ai privati cittadini che faranno richiesta di prestiti e finanziamenti.