Il crollo dei mutui nel 2012 è un fenomeno senza precedenti. In maniera intuibile fa parte di quella ampia fascia di conseguenze che viene dalla crisi economica internazionale, e, in quanto tale, ha ragioni ben rintracciabili. Ma neanche il più pessimista tra gli osservatori di mercato sembrava in grado di immaginare un crollo dei mutui 2012 di tale portata.
Il crollo dei mutui 2012: -50% in quattro anni
Iniziamo dai numeri: a conti fatti il crollo dei mutui 2012 ha portato ad una riduzione delle richieste di accedere un mutuo pari a circa il 42% rispetto allo stesso dato riferito al 2011. Significa che hanno richiesto un muto in poco più della metà di quanti avevano inoltrato la stessa richiesta un anno prima. Ulteriore dato nell’ambito del crollo dei mutui 2012 è il calo delle richieste non confrontato con l’anno precedente, ma piuttosto confrontato con il 2008. In rilevazioni di questo tipo, infatti, spesso viene preso a riferimento il 2008 come anno del consolidamento della crisi economica. E così, rispetto al 2008, il crollo dei mutui 2012 ha segnato addirittura una flessione del 49%.
Crollo dei mutui 2012 e crollo del prestito
Oltre al crollo dei mutui 2012, l’anno appena concluso potrebbe essere ricordato dagli osservatori di mercato come un anno nero in generale per il credito. Infatti gli esperti del Crif, l’istituto di gestione delle informazioni creditizie, evidenziano come l’anno appena concluso ha segnato la concomitanza tra crollo dei mutui 2012 e crollo del prestito. Infatti anche la richiesta di prestiti e finanziamenti è crollata del 4% rispetto all’anno precedente.