Sempre più spesso sentiamo parlare del singolare caso del debito pubblico giapponese. A conti fatti da sempre l’attenzione sul debito pubblico di un Paese è più che giustificata in quanto non sono tantissimi in fin dei conti gli indici affidabili e riconosciuti al livello internazionale come il debito pubblico per misurare lo stato di salute dell’economia nazionale di un Paese. E quindi il debito pubblico giapponese diventa la giusta cartina di tornasole, non l’unica a dire il vero, per valutare lo stato di salute di una delle economie più importanti al livello globale e a noi lontana solo dal punto di vista geografico.
Il debito pubblico giapponese: i numeri
Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere quelli che sono gli elementi di base che possono esserci più di aiuto nell’ambito della nostra disanima, sintetica per le ben note e sempre pressanti esigenze di spazio, sull’economia nipponica e sul debito pubblico giapponese in senso più stretto. La prima considerazione che è opportuno fare con la giusta chiarezza è che il debito pubblico giapponese è molto alto, altissimo e senza precedenti a dire il vero. Ovviamente, in maniera intuibile, riportando i numeri in valore assoluta abbiamo una comprensione relativa della dimensione e della portata del debito pubblico giapponese mentre se ci riferiamo al rapporto tra il debito pubblico giapponese e il pil nipponico allora capiamo meglio.
Il debito pubblico giapponese: i confronti
Il rapporto tra debito pubblico giapponese e pil nipponico è impressionante: a fine dell’anno scorso, ad esempio, tale rapporto ha raggiunto la cifra record pari al 236%. E si tratta di un rapporto spaventoso non solo se lo confrontiamo con i numeri europei – basti pensare ai vincoli che su questo tema sono imposti dai trattati europei agli stati membri – ma anche al livello globale laddove la media del rapporto tra debito pubblico e pil ha portato ad un generico deficit medio pari al 10 per cento.