Il debito pubblico italiano 2013 è sempre un dato allarmante e indicativo allo stesso tempo. Senza dubbio la misurazione del debito pubblico italiano 2013 è uno di quegli indicatori economici che meglio possono fotografare lo stato di salute di un Paese in quanto si tratta di un dato abbastanza chiaro e netto che riesce a essere abbastanza onnicomprensivo e che, allo stesso tempo, non prevede nessun fraintendimento di sorta in quanto vale come una vera e propria istantanea. Che poi, nel nostro caso, il debito pubblico italiano 2013 e la sua misurazione rappresenti una fonte di allarme e preoccupazione non solo per gli addetti ai lavori allora è un’altra storia.
Il debito pubblico italiano 2013: la salute della nostra economia
Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi di base che possono più esserci di sostegno nell’ambito della nostra disanima in merito alla misurazione del debito pubblico italiano 2013 e delle conseguenze che tali dati possono generare. Del resto, da sempre la nostra economia nazionale ha sofferta da questo punto di vista portando alla luce dei dati molto negativi: in questa scia, e in un contesto di crisi perdurante che sta attraversando il nostro Paese da ormai molto tempo, la misurazione del debito pubblico italiano 2013 risulta quasi come una conseguenza dell’andamento della nostra economia negli ultimi dodici mesi.
Il debito pubblico italiano 2013: i numeri
Gli ultimi dati ufficiali sulla misurazione de debito pubblico italiano 2013 sono quelli relativi al periodo di riferimento identificato nel secondo trimestre dell’anno in corso. Il debito pubblico italiano 2013 si attesta al 133,3% del prodotto interno lordo. La performance è molto negativa, negativissima potremmo dire se lo confrontiamo all’andamento del medesimo parametro in altri Stati Membri dell’Unione Europea. Perché, dati alla mano, il debito pubblico italiano 2013 è secondo solo a quello della Grecia e, inoltre, continua ad aumentare a ritmi molto più veloci rispetto a quanto sta accadendo in altri Stati Membri.