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Il rendimento bot annuali 2012

rendimento bot annuali 2012Il rendimento bot annuali 2012 nelle previsioni delle agenzie di rating esperte in fatto di crisi economica e nel Mercato in quest’ultimo anno è arrivato alle stelle. Infatti, come per gli altri titoli di stato italiani, la possibilità che lo stato andasse in bancarotta aveva permesso al Mercato di dettare le condizioni, tra cui un interesse inimmaginabile, che per il rendimento bot annuali 2012 arriva al 6% in 12 mesi. Un rendimento bot annuali 2012 così elevato non si era mai visto dal ’92. Una nuova ragione per investire nei titoli di stato italiani, e in particolare dei bot, è la riduzione della tassazione da parte dello stato sulle operazioni finanziarie, ridotta dal 27% al 20%.

Previsioni su rendimento bot annuali 2012

Tutto questo accadeva prima dell’arrivo di Monti. Ora il rendimento bot annuali 2012 è sceso di poco, ma ha consentito al nostro Paese di evitare una bancarotta disastrosa. Questi titoli di stato, però, sono rimasti appetibili sul Mercato, considerando che ora il rendimento bot annuali 2012 è attestato al 4,16%, che è anche detassato in parte. Anche i bot trimestrali hanno ricevuto un rendimento sul Mercato molto elevato nonostante la crisi economica, che si attesta a poco meno del 2% di rendimento. Un’ottima occasione per chi vorrebbe investire nello stato  senza avere un vincolo di un anno, in modo da avere contanti disponibili entro 3 mesi, magari anche senza tassazioni da parte dello stato. Il rendimento bot annuali 2012, quindi, resta un ottimo modo per investire. Se da un lato siamo sicuri che i titoli emessi verranno rimborsati, dall’altro favoriremo l’Economia del nostro stato, uno dei pochi modi per uscire dalla crisi economica.

Il rendimento bot annuali 2012: cosa cambia con la crisi?

Quando, poche settimane fa, abbiamo vissuto settimane di terrore i titoli di stato e i bot hanno garantito rendimenti altissimi, nonostante la BCE abbia comprato i nostri titoli. Oggi la crisi economica c’è ancora, ma per chi intende investire è l’occasione per mettere sotto l’albero i nostri titoli di stato, soprattutto i trimestrali.

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