Tra le numerose situazioni previste dalla Legge di Stabilità per l’anno attualmente in corso, emerge senza ombra di dubbio la detassazione sugli straordinari 2013.
In particolar modo, infatti, il provvedimento voluto dall’ex Presidente Mario Monti e dal suo governo di tecnici uscenti conferma quelle particolarissime misure che dovrebbero poter incrementare a breve la produttività del nostro Paese. Il D.P.C.M. del 22 Gennaio, per la precisione, vedrà destinare alla detassazione sugli straordinari 2013 un quantitativo di risorse monetarie decisamente rilevante (ben 950 milioni di euro per l’anno in corso). E la stessa cosa varrà anche per l’anno 2014, il quale prevederà lo stanziamento di ulteriori 400 milioni di euro.
Imposta del 10% sulle retribuzioni previste per la detassazione sugli straordinari 2013
Del solo 10%, dunque, sarà l’imposta prevista ai fini della detassazione sugli straordinari 2013. Essa, ovviamente, andrà a sostituire le addizionali e l’Irpef e ciò si traduce in un notevole risparmio per tutti quei lavoratori che, in caso contrario, avrebbero dovuto pagare un’aliquota che avrebbe oscillato tra il 23 e il 43% in base al reddito individuale. Per tali ragioni, dunque, la detassazione sugli straordinari 2013 dovrebbe aiutare fortemente l’andamento della produttività del nostro Paese e registrare, nei mesi a venire, risultati positivi e in grado di rilevarne la crescita.
I “limiti” della detassazione sugli straordinari 2013
La detassazione sugli straordinari 2013 ha ovviamente del limiti. Essa, infatti, non viene applicata in alcuni, singoli, casi: qualora cioè si disponga di un lavoro nel settore privato e qualora il reddito non risulti superiore a 40.000 euro (a dispetto dei 30.000 euro fissati peer l’anno 2012). Ovviamente, la retribuzione relativa alla detassazione sugli straordinari 2013 non può in ogni caso superare i 2.500 euro.