La nuova tassazione sulle rendite finanziarie è entrata in vigore da meno di ore ma le polemiche scommettiamo dureranno molto di più. Non sappiamo con qual esito, nel senso che il dibattito che si andrà sviluppando in merito alla nuova tassazione sulle rendite finanziarie non è detto riesca a produrre effetti limitativi in materia, eppure, a ben guardare, sono tanti i controsensi della nuova tassazione sulle rendite finanziarie. Ovviamente, in maniera intuibile, sono parecchi i punti all’ordine del giorno su cui è possibili focalizzare la nostra analisi in materia di nuova tassazione sulle rendite finanziarie e non solo, ma, in questa occasione, la prima cosa da fare è analizzare l’aumento delle aliquote.
La nuova tassazione sulle rendite finanziarie: la novità
Discende anche da qui la necessità di analizzare con la massima cura il nocciolo della questione in merito alle novità sulla nuova tassazione sulle rendite finanziarie. Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli argomenti di base che più potrebbero esserci di aiuto e di sostegno nel corso della nostra disanima in materia di nuova tassazione sulle rendite finanziarie e non solo, un commento il nostro anche abbastanza sintetico per le ben note ragioni di spazio ma che ci auguriamo rimanga sempre e comunque sufficientemente chiara ed esauriente per tutti coloro che ci seguono. In effetti c’è stato un aumento di ben sei punti percentuali di aliquota dal 20% al 26%. E conviene anche informarsi su Nuova Tassazione Conti Correnti, Nuova Tassazione Rendite Finanziarie, Nuova Tassazione BTP, Tassazione Rendite Finanziarie 2014, Tassa Rendite Finanziarie, Tassazione Rendite Finanziarie in Europa.
La nuova tassazione sulle rendite finanziarie: l’aliquota
Ovviamente, in maniera intuibile, la nuova tassazione sulle rendite finanziarie è lesiva per tutti i risparmiatori italiani, ma paradossalmente, produce degli effetti distorsivi tali da penalizzare in maniera principale i piccoli risparmiatori che vedono ingrossare le proprie rendite finanziarie con la classica cedola periodica obbligazionaria oppure mediante la distribuzione, anch’essa periodica, dei dividendi azionari. La nuova tassazione sulle rendite finanziarie prevede un incremento dell’aliquota che si deve pagare sul capital gain proveniente dalle rendite finanziarie dal % attuale alla nuova soglia del %. Unica fonte di rendimento esclusa dalla nuova tassazione sulle rendite finanziarie sono i titoli di Stato dei Paesi white list.