La recessione 2013 è sempre un argomento degno di nota per una lunga serie di motivazioni: in primo luogo perché la recessione 2013 purtroppo non è ancora finita e, a quanto pare, non stenta a finire. E anche per ragioni differenti di vario genere quali, in primo luogo, la gravità e in senso lato la rilevanza dell’argomento recessione 2013 e le sue ricadute nell’ambito della vita in comune. E, ovviamente, in maniera intuibile, la rilevanza della questione recessione 2013 e di tutto quanto vi ruota intorno dipende anche dalla sua capacità di travasare le proprie conseguenze in quasi tutti gli ambiti della cronaca, non solo quella economica.
La recessione 2013: ultimi aggiornamenti
Per quanto riguarda l’andamento della situazione economica all’interno del nostro Paese e, in maniera più specifica, per quanto concerne la recessione 2013 per gli indicatori più rilevanti della situazione economica italiana, c’è da prendere in esame una serie di aspetti. In primo luogo vi è una selva di fonti ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, il nostro punto di riferimento è rappresentato dalle stime redatte e pubblicate ciclicamente dal Fondo Monetario Internazionale. Stime queste che calcolano una recessione 2013 per il nostro Paese pari all’1,6%.
La recessione 2013: Italia ed Eurozona
Senza dubbio la flessione del prodotto interno lordo italiano si mette in fila alle altre performance, tutte o quasi attestate purtroppo sul segno negativo, che accompagnano il fenomeno della recessione 2013 nella zona euro. Del resto, si sa, che la crisi sta mietendo il maggior numero di vittime proprio all’interno degli operatori economici del Vecchio Continente. Eppure, la novità, negativa anche questa in tema di recessione 2013 , è che i nostri indici economici sono tra i peggiori anche in Europa: la recessione 2013 è più forte in Italia che in Spagna e Francia.