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La rivalutazione delle pensioni 2013

rivalutazione delle pensioni 2013

La rivalutazione delle pensioni 2013 entrerà in vigore a partire dal prossimo 1° gennaio. Si tratta di un aumento pari al 3% della somma percepita fino al 31 dicembre dell’anno in corso e che riguarderà una larga parte dei pensionati italiani.

La rivalutazione delle pensioni 2013 e la quota del 3%

La ratio alla base del provvedimento di rivalutazione delle pensioni 2013 è quella di adeguare l’assegno mensile riscosso dai pensionati all’aumento del costo della vita così come viene annualmente stabilito da studi di settore in materia.

La rivalutazione delle pensioni 2013: chi ne rimane fuori?

La rivalutazione delle pensioni 2013 pari al 3% non interesserà esclusivamente le pensioni più sostanziose: significa che verranno tenuti al di fuori della rivalutazione delle pensioni 2013 quegli assegni pari a tre volte (o più) la soglia minima.

Facciamo alcuni esempi per quanto riguarda la rivalutazione delle pensioni 2013: ad oggi la pensione minima è pari a una cifra mensile di 481 euro che, in base al concetto di rivalutazione delle pensioni 2013, diventerà a partire dal prossimo 1° gennaio di 495,43 euro al mese. Possiamo fornire un ulteriore esempio di rivalutazione delle pensioni 2013: per un assegno mensile pari a 1000 euro nell’anno in corso, a partire dal prossimo gennaio l’aumento sarà di 25 euro al mese.

Il meccanismo della rivalutazione delle pensione 2013 e ancor di più la quota del 3% è sotto accusa in questi giorni soprattutto da parte del sindacato e, nella fattispecie, dello Spi-Cgil che ha affermato in merito alla rivalutazione delle pensioni 2013: “l’aumento annuale delle pensioni che scatterà nei prossimi giorni è risibile e non garantisce il pieno recupero del potere d’acquisto”.

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