I punti principali della Spending Review 2012 di Mario Monti
Notizia principale e forte argomento di discussione degli ultimissimi giorni è sicuramente la Spending Review 2012 proposta e ideata dal governo Monti e dalla sua squarda di tecnici.
Basata sua una relazione articolata in più punti decisamente molto dettagliati, essa prevede infatti tagli enormi e, per molti, piuttosto intollerabili.
Non solo istruzione, sanità e ricerca saranno al centro del mirino dal nuovo presidente del Consiglio, ma anche carceri, contratti di affitto e, soprattutto, mobilità e prepensionamento dei dipendenti pubblici.
Vediamo allora di seguito, a tal proposito, quali sono le principali informazioni relative alla Spending Review 2012 e ai tagli sulla spesa cui essa fa riferimento.
I tagli della Spending Review 2012
Secondo quelli che sono i tagli confermati dalla Spending Review 2012 di Mario Monti, a breve potrebbero andare a casa ben duecentomila statali (il 20% dei dirigenti e il 10% degli impiegati). Resta infatti obiettivo primario del nostro governo e della Spending Review 2012 quello di portare a un numero inferiore a 3 milioni i dipendenti dello Stato effettivi. Il prepensionamento sarà probabilmente una delle strade da perseguire, ma per tanti si parla già da ora di mobilità, ovvero di stipendio tagliato dell’80% fino al raggiungimento dell’uscita ufficiale.
Ridotti del 10% anche gli organici delle Forze armate.
Non solo i lavoratori, ma anche spazi e “oggetti” al vaglio della Spending Review 2012
E non saranno solo i sacrifici dei dipendenti pubblici a contribuire al risanamento della spesa pubblica. Secondo quanto approvato per la Spending Review 2012, infatti, anche spazi e strumenti di lavoro saranno fortemente ridimensionati. Tetto massimo di sette euro per i buoni pasto, stop ai trattamenti economici sostitutivi per ferie e giorni di riposo, uffici più piccoli con riduzione anche di 20 metri quadrati a persona tra una scrivania e l’altra, tagli su dispositivi medici e beni e servizi acquistati per il personale degli ospedali (in merito alla sanità, infatti, la Spending Review 2012 prevede oltre 900 milioni di euro di risparmio tra il 2012 e il 2014), risparmi sulle intercettazioni (che dovranno ridimensionarsi addirittura del 50%), tagli sulla spesa penitenziaria, bassa possibilità di ricorso al debito pubblico, cedolino unico intorno ai 10 euro, soppressione di tanti enti e associazioni, riduzione delle province e tagli della spesa pari al 50% per le cosiddette auto blu.
Cancellati dalla Spending Review 2012, inoltre, ben 675 uffici di Giudici di Pace e ridotti a tre i membri dei consigli di amministrazione delle società.