La tassa di successione su conto corrente cointestato è una particolare tassa che si applica nel momento in cui uno dei due coniugi (o un genitore) viene a mancare. Ovviamente, va a favorire l’altro coniuge o uno dei figli del defunto.
Presentando un’apposita dichiarazione di successione (e pagando ovviamente la suddetta tassa di successione su conto corrente cointestato), il familiare in questione può usufruire dei suoi diritti ad entrare in possesso del patrimonio presente nel conto corrente al momento del decesso del coniuge o del genitore (sempre se il testamento non prevede diversamente). A seconda della parentela che corre tra il defunto e il parente, poi, la tassa di successione su conto corrente cointestato avrà un valore variabile.
Come funziona la tassa di successione su conto corrente cointestato
Per poter versare la suddetta tassa di successione su conto corrente cointestato ed entrare dunque in possesso di quanto contenuto sul conto corrente, il coniuge deve recarsi entro 12 mesi dal decesso del familiare presso l’Agenzia delle Entrate e compilare l’apposito modulo. Quando tale modulo sarà presentato alla Banca scelta dal defunto si comincerà a svincolare il conto corrente.
I documenti da allegare al modulo per la tassa di successione su conto corrente cointestato sono il certificato di morte del proprietario del c.c., lo stato di famiglia dell’interessato, il saldo dell’ultimo c.c. e, se ci sono, una copia del testamento e una dichiarazione di rinuncia all’eredità.
A quanto ammonta la tassa di successione su conto corrente cointestato
Come premesso, la tassa di successione su conto corrente cointestato ha un prezzo, ed esso varia dal 4% all’8% in base alla parentela che il richiedente aveva col defunto. E’ bene però avvertire il lettore che la tassa di successione su conto corrente cointestato si applica solo al superamento della soglia di alcune determinate franchigie.