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L’analisi del Credit Suisse sulle elezioni

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L’analisi del Credit Suisse sulle elezioni politiche in Italia non si è lasciata attendere più di tanto. E, ovviamente, l’analisi del Credit Suisse sulle elezioni politiche in Italia è stata focalizzata oltre che alle considerazione di natura meramente politica, a considerazioni di natura economica e finanziaria. Del resto, è facile intuire, come il primo punto alla base dell’analisi del Credit Suisse sulle elezioni politiche in Italia sia scaturito dall’aumento dello spread sui titoli di stato.

L’analisi del Credit Suisse sulle elezioni: spread sui titoli di stato

A conti fatti l’analisi del Credit Suisse sulle elezioni politiche in Italia si focalizza in primo luogo sulle reazioni che i titoli di stato e lo spread sui titoli di stato hanno mostrato in questi ultimi giorni immediatamente successivi alla comunicazione dei risultati elettorali. E l’analisi del Credit Suisse sulle elezioni politiche in Italia cerchia in rosso come sia stato proprio il tipo di risultato altamente incerto che ne è venuto fuori a far schizzare in alto lo spread sui titoli di stato.

L’analisi del Credit Suisse sulle elezioni: Monti e Grillo

Nell’ambito dunque dell’analisi del Credit Suisse sulle elezioni politiche in Italia la maggiore incertezza, vale a dire la più grossa forma di pericolo per la salita dello spread sui titoli di stato italiani, deriva essenzialmente da due fattori: in primis dalla caduta di Monti (risultato elettorale al di sotto delle aspettative) che rappresentava per l’Italia la certezza sui mercati finanziari all’estero, e, in secondo luogo, dall’ascesa del fenomeno Grillo e della sua assoluta imprevedibilità dal punto di vista dell’agenda politica e finanziaria.

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