L’analisi di Barclays sull’andamento del commodity trade fatta in questi giorni offre a ben guardare degli spunti assolutamente degni di nota. A conti fatti, l’analisi di Barclays sull’andamento del commodity trade non può non tener conto della flessione degli scambi sul mercato mondiale, ma non si limiti a ciò: l’analisi di Barclays sull’andamento del commodity trade infatti cerca di individuarne le ragioni sia al livello generale che al livello singolo. E, al livello generale l’analisi di Barclays sull’andamento del commodity trade identifica la crisi nella Cina.
L’analisi di Barclays sull’andamento del commodity trade: la Cina
Dire che l’analisi di Barclays sull’andamento del commodity trade nel Mondo dipende dalla Cina, merita qualche spiegazione: in effetti il mercato commodity si è lasciato trainare, a dire il vero soprattutto negli ultimissimi anni, dalla enorme domanda proveniente in senso lato dai Paesi emergenti e, in senso stretto, dalla domanda proveniente in primo luogo dalla Cina. Di qui l’analisi di Barclays sull’andamento del commodity trade individua nella flessione della domanda della Cina la principale causa al livello globale della riduzione del giro d’affari intorno al commodity trade.
L’analisi di Barclays sull’andamento del commodity trade: previsioni petrolio 2013
Se studiamo l’analisi di Barclays sull’andamento del commodity trade possiamo trarre qualche informazione in merito a qualche commodity in particolare, come ad esempio il petrolio (in effetti vengono analizzate anche oro, nickel, palladio, platino, alluminio e rame). Per quanto riguarda l’analisi di Barclays sull’andamento del commodity trade sul petrolio le previsioni per il 2013 sono: crescita nel primo trimestre – 120 dollari al barile – picco nel secondo semestre a 130 dollari e discesa nel secondo semestre del 2013 fino a 125 dollari al barile.