Nasce in via ufficiale l’assicurazione scatola nera. L’ufficialità cui facciamo riferimento in merito alla questione dell’assicurazione scatola nera deriva dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in data 5 febbraio del decreto legge che delinea le caratteristiche principali dell’assicurazione scatola nera. In effetti il tutto è nato con il decreto liberalizzazioni Monti che ha innescato una logica molto semplice per l’assicurazione scatola nera: sconto sulla Rc auto per chi sceglie l’assicurazione scatola nera.
Le caratteristiche dell’assicurazione scatola nera
Iniziamo ad analizzare le caratteristiche principali dell’assicurazione scatola nera: la scatola nera deve essere in primo luogo sigillata e attaccata all’auto con elementi fissi e rigidi; in pratica l’assicurazione scatola nera funziona se l’automobilista non può rimuovere da solo la scatola nera stessa. L’assicurazione scatola nera fotografa ogni movimento dell’automobile in tempo reale e lo conserva: in particolare è utile nel determinare continuativamente posizione e velocità dell’auto, l’integrità funzionale del veicolo, i tentativi di manomissione fisica o logica, la trasmissione periodica sicura delle informazioni memorizzate e tanto altro.
I requisiti tecnici per l’assicurazione scatola nera
Ovviamente deduciamo in maniera intuibile che per il corretto funzionamento dell’assicurazione scatola nera servono una serie di dispositivi, quali, ad esempio: un ricevitore elettronico GPS per la geolocalizzazione terrestre attraverso il segnale dei satelliti artificiali, un banco di memoria flash e un banco di memoria RAM per non interrompere mai né la memorizzazione dei dati dell’assicurazione scatola nera né, men che mai, la loro trasmissione, un meccanismo di comunicazione wireless bidirezionale in grado di far interagire l’assicurazione scatola nera con altri apparecchi installati a bordo dell’auto.