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L'attività di recupero crediti stragiudiziale

attività di recupero crediti stragiudiziale

Come abbiamo già accennato in un precedente articolo, il recupero crediti è l’attività con cui si cerca di ottenere la riscossione di alcuni debiti rimasti insoluti attraverso l’attuazione di due fasi: l’attività di recupero crediti stragiudiziale e l’attività di recupero crediti giudiziale.
In breve, abbiamo definito in quella sede il significato di entrambe le fasi del recupero crediti, attribuendo alla prima il tentativo da parte del creditore di riavere il proprio debito senza ricorrere necessariamente all’assistenza legale di un giudice e alla seconda la costrizione in cui egli si trova di ricorrere a un tribunale nel caso in cui proprio non riesca ad avere indietro il suo denaro.
Oggi, con questo articolo, analizzeremo nel dettaglio la prima delle due fasi sopra accennate, ovvero l’attività di recupero crediti stragiudiziale, indicando le modalità attraverso cui muoversi per evitare quanto più possibile che sia un giudice a regolare una contesa che potrebbe finire anche senza ripercussioni di tipo legale.
Continuate dunque a leggere per conoscere quanto necessario circa l’attività di recupero crediti stragiudiziale.

In cosa consiste l’attività di recupero crediti stragiudiziale

L’attività di recupero crediti stragiudiziale consiste nella possibilità che un creditore dà al proprio debitore di pagare il suo debito senza che venga chiamato ad intercedere un giudice.
Verranno dunque adottate, da parte del creditore, soluzioni quali il sollecito epistolare, il sollecito telefonico, l’esazione diretta e, infine, la messa in mora.
Col sollecito epistolare, prima modalità attraverso cui si svolge l’attività di recupero crediti stragiudiziale, il creditore scrive al debitore per richiedere il pagamento del debito e, in tale circostanza, ne riepiloga l’ammontare e specifica la data di scadenza del periodo concesso per il pagamento.
A seguire, se non avrà ricevuto alcun corrispettivo, il creditore potrà telefonare al suo debitore. In caso di fallimento, potrà ancora contattarlo personalmente e cercare di rendersi conto dell’effettiva ragione per cui il debito non viene soluto. Nell’ultima fase dell’attività di recupero crediti stragiudiziale, infine, il creditore potrà procedere alla messa in mora.

Normativa sull’attività di recupero crediti stragiudiziale

Per quanto l’attività di recupero crediti stragiudiziale sia volta ad evitare quanto più possibile il ricorso a un giudice, è comunque vero che esiste una normativa precisa che regola tale momento.
Tutto, infatti, deve essere fatto affinché nei confronti del debitore si proceda con tutti i riguardi che la sua situazione richiede.
E’ bene dunque, ogni qualvolta si abbia la necessità di ricorrere all’attività di recupero dei crediti, rivolgersi a una società seria e con adeguata esperienza nel settore, fornita di un personale altamente qualificato e assolutamente in grado di venire a capo di tutte le difficoltà insite nell’attività di recupero crediti stragiudiziale. L’agente dovrà sì sapere come agire per sapere quanto più possibile sulle condizioni del debitore, ma dovrà anche agire sempre e solo secondo normativa.

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