Nell’ambito della disciplina di legge sulle successioni la possibilità di incorrere in sanzioni è sempre dietro l’angolo. E questo per la difficoltà della materia tanto quanto perché abbiamo a che fare con una materia sempre labile e in divenire. Ma è altrettanto vero che, come positivo rovescio della medaglia, vi sono anche tante agevolazioni prima casa in successione che possono essere sfruttate senza troppe difficoltà.
Le agevolazioni prima casa in successione: le tasse
Le agevolazioni prima casa in successione riguardano in primo luogo le imposte ipotecaria e catastale: si tratta, in questo caso, di imposte che si applicano in misura fissa (l’importo è di 168 euro a testa sia per l’imposta catastale che per quella ipotecaria) indipendentemente dal valore di mercato dell’immobile in successione cui stiamo facendo riferimento. Ovviamente, per ottenere le agevolazioni prima casa in successione occorrono molti requisiti, alcuni intuibili e altri meno, ma una regola di base che possiamo estrapolare dalle singole fattispecie può essere riassunta così: diciamo che si ha diritto alle agevolazioni prima casa in successione se anche uno solo degli eredi è in possesso dei requisiti di legge.
Le agevolazioni prima casa in successione: gli sconti
Vediamo quali sono nel dettaglio i requisiti per potere beneficiare delle agevolazioni prima casa in successione: si possono attivare le agevolazioni prima casa in successione se chi eredita non è titolare (nè esclusivo né in comunione con il coniuge) di diritti di proprietà, uso, usufrutto e abitazione di un’altra abitazione all’interno dello stesso Comune. Inoltre si ottengono le agevolazioni prima casa in successione se chi eredita non è titolare dei diritti di proprietà (né esclusivi né in comunione con il coniuge) di qualsiasi altra casa o abitazione sul territorio nazionale per cui ha già usufruito delle agevolazioni prima casa in successione.