Le analogie con la crisi del 1929 sono da sempre un argomento molto problematico e, allo stesso tempo, molto allarmante, per gli economisti di tutto il mondo e non solo. Anche perché, a ben guardare, ogni tanto, soprattutto nei periodo di crisi durante i quali tutti i parametri con i quali si misura lo stato di salute di un’economia nazionale suggeriscono per lo meno cautela, andare a rintracciare le analogie con la crisi del 1929 è un’operazione molto più diffusa di quanto potremmo pensare. A conti fatti c’è anche da dire come richiamare le analogie con la crisi del 1929 da un lato è testimonianza che le cose non vanno bene, ma, dall’altro lato, porta con sé una serie di conseguenze mediaticamente molto forti.
Le analogie con la crisi del 1929: le conseguenze
Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi di base che ci saranno più utili nel corso della nostra disanima in tema di analogie con la crisi del 1929, un’analisi sintetica la nostra per le ben note ragioni di spazio. In primo luogo occorre comprendere le conseguenze di un’affermazione del genere, vale a dire che il momento economico attuale porta con sé delle analogie con la crisi del 1929. Perché un’affermazione del genere emessa da una qualche autorità competente e suffragata di opportuni dati, getterebbe nel panico i mercati facendo più male che bene.
Le analogie con la crisi del 1929: la Borsa
Per quanto riguarda il mercato degli investimenti azionari al livello globale le analogie con la crisi del 1929 rispetto all’andamento attuale sono obiettivamente molte. E, potremmo anche cercare di individuare delle somiglianze tra l’andamento dei principali indici di Borsa oggi anche all’interno del nostro Paese con i report sugli indici paragonabili che erano validi alla fine degli anni Venti del Novecento. Ovviamente, in maniera intuibile, occorre procedere con la giusta precisione, nel senso che se da un lato le analogie con la crisi del 1929 sono incontrovertibili e facilmente evidenziabili, dall’altro lato c’è anche da sottolineare come non vi è nessun legame di obbligatorietà tra la situazione attuale e quella del 29. In altre parole le analogie con la crisi del 1929 ci sono ma non è certo detto che producano conseguenze simili a quelle di un secolo fa.