Non molti sanno che lo Spread ( il differenziale tra il rendimento dei titoli di stato Italiano e quelli tedeschi ) è sceso moltissimo nell’ultimo anno, toccando, oggi che scrivo i 110 punti base. Un valore decisamente basso se paragonato a quello toccato 2 anni fa con Spread oltre i 400.
Non fa notizia il mini Spread come lo hanno ribattezzato. Ma presenta delle conseguenze decisamente interessanti nel mondo delle Banche, dei mutui e dei prestiti personali e dei prestiti alle aziende.
Con lo Spread alto, alle Banche conveniva comprare e soprattutto “speculare” sui titoli di stato Italiani, guadagnando cifre percentuali davvero importanti, se consideriamo che lo Stato Italiano non è stato mai davvero a rischio insolvibilità.
Oggi con lo Spread basso, molto basso, questa tipologia di investimenti non conviene più e le banche sono motivate a tornare al business model tradizionale, quello di prestare e vendere denaro. La conseguenza pratica sarà sul fatto che i mutui e i prestiti costeranno molto meno e che verranno anche erogati con più tranquillità rispetto agli ultimi 2 anni, dove molti istituti bancari avevano chiuso i rubinetti.
Banche: Mutui e tassi
Ricordiamo quello che succedeva nel 2014:
I tassi per l’anno scorso si presentavano, in media, tra i 1,9% e 2,4%. Con l’1,9% per i mutui sul 50% del valore del bene acquistato e il 2,4% per i mutui sull ‘80% del valore acquistato.
Vediamo cosa succederà nel 2015:
Per questo anno i tassi potrebbero scendere fino al 1,6% per il 50% del valore del bene e 2,1% per i mutui all’80%
Banche: Plafon di investimento dedicato
La vera novità non saranno i tassi. Molte persone si aspettavano una riduzione degli stessi. Ma sarà la volontà di accendere mutui e di erogare prestiti. Molti istituti bancari stanno mettendo in bilancio cifre davvero importanti da immettere sul mercato. Molte di queste cifre arrivano dalle speculazioni sui titoli di stato.