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Le province abolite elenco 2012

province abolite elenco 2012

Ad eccezione di quelle a statuto speciale (per decidere sulle quali il Governo tecnico di Mario Monti ha ancora sei mesi di tempo), moltissime saranno le regioni italiane coinvolte dal taglio delle province approvato dal Consiglio dei ministri. Alla base di tale gesto, ovviamente, c’è il decreto sul riordino delle stesse e l’ormai dilagante Spending Review volta a tagliare quanto più possibile le spese del BelPaese e a portare l’Italia finalmente fuori dalla crisi economica degli ultimi anni.
Per l’esattezza, relativamente a quelle che saranno le province abolite elenco 2012, queste passeranno dall’essere 86 al superare di pochissimo le 50 unità.
Vediamo dunque, di seguito in questo articolo, quali risultano essere (regione per regione) le province abolite elenco 2012.

Regione per regione, le province abolite elenco 2012

Nonostante le critiche e le polemiche, che non si sono fatte di certo attendere, questa risulta essere la nuova situazione delle regioni italiane dopo il decreto sulle province abolite 2012:

Piemonte: Torino, Cuneo, Asti-Alessandria, Novara-Verbano-Cusio-Ossola, Biella-Vercelli

Lombardia: Milano-Monza-Brianza, Brescia, Mantova-Cremona-Lodi, Varese-Como-Lecco, Sondrio, Bergamo, Pavia

Liguria: Imperia-Savona, Genova, La Spezia

Veneto: Verona-Rovigo, Vicenza, Padova-Treviso, Belluno, Venezia

Emilia Romagna: Piacenza-Parma, Reggio Emilia-Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna-Forlì-Cesena-Rimini

Toscana: Firenze-Pistoia-Prato, Arezzo, Siena-Grosseto, Massa Carrara-Lucca-Pisa-Livorno

Marche: Ancona, Pesaro-Urbino, Macerata-Fermo-Ascoli Piceno

Lazio: Roma, Viterbo-Rieti, Latina-Frosinone

Umbria: Perugia-Terni

Ancora, tutte le province abolite elenco 2012

Ancora, relativamente al decreto sulle province abolite elenco 2012, questa è la situazione delle regioni italiane:

Abruzzo: L’Aquila-Teramo, Pescara-Chieti

Molise: Campobasso-Isernia

Campania: Napoli, Caserta, Benevento-Avellino, Salerno

Basilicata: Potenza-Matera

Puglia: Bari, Foggia-Andria-Barletta-Trani, Taranto-Brindisi, Lecce

Calabria: Cosenza, Crotone-Catanzaro-Vibo Valentia, Reggio Calabria

Come vedete, più che di una vera e propria abolizione, si parla di un assembramento tra province minori.

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