Le reazioni al caso Cipro sui mercati finanziari non stentano ad arrivare e provocare ripercussione assolutamente degne di nota. A conti fatti la prima tra le reazioni al caso Cipro sui mercati finanziari è di natura assolutamente psicologica: e non deve per questo apparire una reazione di poco conto o marginale, perché, alla base dei mercati finanziari e dell’attività degli investitori internazionali vi sono sempre una serie infinita ed eterogenea di indicatori e di parametri, ma, ha un suo valore anche l’elemento psicologico.
Le reazioni al caso Cipro sul mercato finanziario: il prelievo forzato
La prima tra le reazioni al caso Cipro sui mercati finanziari è la conseguenza alla primissima proposta di salvataggio circolata già da qualche ora, vale a dire la proposta di prelievo forzato sui conti correnti bancari del Paese in questione: una mossa così sui generis mette in dubbio l’attività di molti investitori internazionali che vedono messe in discussione anche le più consolidate regole economiche. Le reazioni al caso Cipro sui mercati finanziari sono comunque di differente stampo perché se da un lato il mercato azionario si è subito messo in preallarme, di qui la chiusura in rosso delle principali Piazze finanziarie europee, dall’altro, i gestori dei principali fondi di investimento stanno rassicurando mercati ed investitori sminuendo le reazioni al caso Cipro sui mercati finanziari e le ipotetiche conseguenze.
Le reazioni al caso Cipro sui mercati finanziari: lo 0,2% del Pil dell’Eurozona
Piuttosto che parlare di scene di panico o delle più pessimiste tra le reazioni al caso Cipro sui mercati finanziari, per una volta ci vogliamo soffermare sulle più ottimiste tra le reazioni al caso Cipro sui mercati finanziari: per molti operatori infatti il principale problema è di natura psicologica dato che, in fin dei conti, Cipro rappresenta solo lo 0,2% del Pil dell’Eurozona.