Società solitamente illecite: in cosa consistono le societa’ di comodo
Le societa’ di comodo si caratterizzano come societa’ non esattamente operative, la cui funzione è quella di evadere il fisco o, in altra maniera, operare al di fuori della legalità.
Peculiarità ricorrente delle societa’ di comodo è una situazione di perdita costante, che non va però a pregiudicare l’esistenza della stessa societa’ e non determina l’eventuale condizione di insolvenza o fallimento.
Ovviamente, ad individuare la societa’ di comodo è il test di operatività, il quale funge come analisi di confronto tra i ricavi dichiarati e quelli invece ipotizzati.
Come premesso, societa’ illecite come quelle che stiamo qui descrivendo non operano quasi mai nel mercato delle imprese (nonostante possiedano la denominazione e le qualità per farlo) e i beni patrimoniali sono utilizzati dai soci che, pur facendone uso personale, ne intestano il possesso alla società di comodo e non li dichiarano al fisco.
In altri casi, le societa’ di comodo inviano i fondi all’estero o in quei Paesi in cui il regime di imposizione fiscale è assente o comunque molto basso.
(tra le fonti: wikipedia.org)
Lotta all’evasione fiscale: è possibile contrastare le societa’ di comodo?
Purtroppo, l’unico modo attuabile per contrastare l’esercizio di una societa’ di comodo è dichiarare nullo il suo contratto.
Nonostante ciò, qualcosa è cambiato con la manovra finanziaria del 2011, particolarmente attenta all’evasione fiscale e alle attività quali quelle condotte dalle societa’ di comodo. Cerchiamo di capirne qualcosa in più nel prossimo paragrafo.
Le novità introdotte dalla manovra finanziaria del 2011 in merito alle societa’ di comodo
Nei dettagli, la manovra finanziaria del 2011 prevede l’innalzamento dell’aliquota IRES fino al al 38,00%. Inoltre, le societa’ che al test di operatività risultano non operative devono determinare quello che è il reddito presunto, pena l’ accertamento dell’Agenzia delle Entrate.
Infine, possono rientrare tra le societa’ di comodo anche quelle societa’ che (a partire dal quarto periodo d’imposta successivo), pur superando il test di operatività, presentano perdite fiscali per tre periodi d’imposta consecutivi e quelle societa’ che per la durata di un biennio abbiano evidenziato perdite e per il terzo anno siano riuscite a chiudere in positivo ma non abbiano raggiunto il reddito presunto.
tra le fonti dell’articolo: wikipedia.org