Legge 44/2012 conti estero: parliamo di pagamenti, e lo facciamo con la nuova legge 44/2012 conti estero che è entrata in vigore ad Aprile. Questa prima entrata in scena del Governo in carica è nota come la legge che ha costretto gli italiani a recuperare le pensioni e le borse di studio attraverso un conto corrente, a pagare sopra i 1000 euro solo con una carta (quindi con il pagamento rintracciabile) e ha costretto lo stato stesso a pagare i propri dipendenti attraverso forme burocratiche e farraginose. In realtà, la legge 44/2012 conti estero doveva favorire la legalità e lottare contro l’evasione fiscale. Dopo questo breve periodo, gli italiani possono già dirlo: tutto questo non è servito a nulla!
Come pagare con la legge 44/2012 conti estero
Per effettuare pagamenti con l’entrata in vigore della legge 44/2012 conti estero, gli italiani devono avere conti correnti italiani per effettuare pagamenti. Chi ha un conto corrente estero (soprattutto in paradisi fiscali) viene preso di mira dall’agenzia delle entrate, ma è sbagliato dire che gli italiani non possano usare il proprio conto corrente estero per i propri pagamenti. Infatti, la legge 44/2012 conti estero prevede che non si possano spendere più di 15000 euro per un solo pagamento (ad averceli) e, se avete un conto corrente all’estero, la legge 44/2012 conti estero vi permette di utilizzarlo come meglio credete, ma dovrete avvisare l’agenzia delle entrate che lo avete e la provenienza dei soldi custoditi dal conto corrente (basta metterlo nella dichiarazione dei redditi). Infatti, il conto corrente estero è il primo strumento di evasione fiscale in Italia (quale modo migliore per non mostrare il proprio denaro allo stato, facendo pagare più tasse a tutti?).
Come avere soldi all’estero con la legge 44/2012 conti estero
Insomma, la legge 44/2012 conti estero non impedisce di avere conti all’estero, purché siano motivati e presenti nella dichiarazione dei redditi degli italiani: utilizzate tranquillamente il vostro conto corrente per qualsiasi pagamento!