Non di rado, nel momento in cui si esce fuori dai confini del proprio Paese, diviene necessario provvedere alla certificazione di esportazione di valuta per viaggi all’estero.
Per importi inferiori a 10.329,14 €, l’attuale normativa prevede assoluta libertà di esportazione e importazione di titoli, soldi e valori mobiliari, ma per importi superiori alla suddetta cifra è invece necessario produrre un’adeguata certificazione doganale (pena il sequestro della somma e una multa che può arrivare anche al 40% della somma esportata).
Quali sono, inoltre, le modalità tramite le quali è necessaria la certificazione doganale per l’esportazione di valuta per viaggi all’estero?
Continuate a leggere.
Le modalità di certificare di esportazione di valuta per viaggi all’estero
Quelli di seguito elencate, ci sono le modalità in cui è necessario certificare con un documento doganale l’esportazione di valuta per viaggi all’estero.
Per spostamenti tra Paesi membri della Comunità Europea, è necessario presentare una dichiarazione compilata entro 24 ore dopo l’entrata nello Stato membro (non vanno mai considerati i giorni festivi nel calcolo delle ore) o prima di 48 ore dall’uscita.
Se invece ci si sposta in Paesi non appartenenti alla Comunità Europea la dichiarazione doganale per l’esportazione di valuta per viaggi all’estero deve essere redatta negli uffici doganali di transito.
Le modalità di esportazione di valuta per viaggi all’estero
I moduli per l’esportazione di valuta per viaggi all’estero sono reperibili presso gli Uffici Postali, gli Uffici Doganali, le Banche, le caserme della Guardia di Finanza o sul sito del Ministero delle Finanze.
Tali moduli vanno compilati in ogni loro forma, specificando quelli che sono i propri dati personali, i recapiti, il codice fiscale e la categoria a cui appartiene l’esportazione di valuta per viaggi all’estero.
Una copia della certificazione va conservata attentamente e mostrata ogni qualvolta venga richiesta durante gli spostamenti effettuati.