La disoccupazione mondiale dilaga. Non si tratta di una stima legata al nostro Paese o alla zona comunitaria dell’Unione Europea, luoghi per i quali sappiamo che la congiuntura economica è negativa. Si tratta piuttosto di dati più nuovi che parlano della disoccupazione mondiale come di un elemento in crescita a tutte le latitudini.
I dati sulla disoccupazione mondiale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro
Il rapporto dell’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro), da un lato fotografa la situazione del momento e pubblica i dati, dall’altro si lancia in un’altrettanto allarmante ipotesi di disoccupazione mondiale nei prossimi anni. Per quanto riguarda i dati attuali, dal rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro ricaviamo che ad oggi la disoccupazione mondiale ha toccato i 200 milioni di persone in tutti continenti. Per quanto riguarda di contro la previsione sulla disoccupazione mondiale, la stessa fonte interna alle Nazioni Unite parla di una crescita di 10 milioni in cinque anni cosicché la disoccupazione mondiale nel 2018 riguarderà 210 milioni di persone. Dallo studio emerge anche altro, vale a dire la crescita nell’aumento della disoccupazione mondiale causato dalla crisi di questi ultimi anni. Dall’ILO comunicano che la crisi ha contribuito all’aumento della disoccupazione mondiale per ben 67 milioni di persone.
La disoccupazione mondiale e il fenomeno Italia
Nell’ambito dei dati sulla disoccupazione mondiale, l’ILO ha evidenziato anche una peculiarità tutta italiana: pare che infatti sia proprio l’Italia uno dei Paesi dell’Unione Europea che ricorre maggiormente ai contratti part time contribuendo alla lunga in misura negativa alla disoccupazione mondiale.