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Lo spread dopo le elezioni

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Lo spread dopo elezioni è iniziato a salire. A conti fatti nulla di più prevedibile e nulla di più annunciato da più parti a da tanto tempo. Eppure lo spread dopo elezioni continua a condizionare l’agenda politica oltre che quella economica del nostro Paese. Significa che tutto il mondo sapeva che lo spread dopo elezioni sarebbe salito rapidamente, eppure non c’è stata alcuna contromisura valida.

Lo spread dopo le elezioni: i numeri

Iniziamo, come è nostra abitudine dall’analisi dei numeri: lo spread dopo elezioni è salito sin da subito, vale a dire sin da quando si è iniziato a comprendere quanto ingarbugliata fosse la situazione politica in Italia. Diciamo che negli ultimi giorni lo spread dopo elezioni ha mantenuto un atteggiamento abbastanza simile attestandosi grosso modo su una media giornaliera pari a circa 350 punti. E c’è da ricordare che lo spread dopo elezioni ha raggiunto i dati più alti a partire dalle punte dello scorso mese di dicembre.

Lo spread dopo le elezioni: le conseguenze

Ma, purtroppo, oltre al fattore dello spread dopo elezioni, ci sono anche altri indicatori economici che accompagnano negativamente i risultati dei seggi: in effetti l’agenzia di rating Moody’s ha già messo gli investitori in preallarme in merito allo spread dopo elezioni e al possibile downgrade sul debito italiano. Secondo i tecnici di Mooody’s infatti, il downgrade sul debito italiano potrebbe essere conseguenza non solo della questione dello spread dopo elezioni, ma, più in generale, della possibilità concreta di dover indire nuove elezioni entro pochi mesi.

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