Moody’s declassa l’Italia: ancora un risultato negativo per il nostro stato e per il Governo dal punto di vista dell’Economia. Moody’s declassa l’Italia a poche ore dall’asta dei nuovi titoli di stato italiani. Un declassamento sul Mercato internazionale in questo periodo di crisi economica ha portato nei mesi scorsi ad un aumento dello spread e all’aumento del tasso di interesse applicato dalle banche, ma non solo. Se Moody’s declassa l’Italia, l’intento è di dimostrare come il nostro stato sia pari alla Grecia: non dare i nostri titoli di stato per buoni con il declassamento significa ridurci in bancarotta. Questa volta, però, è intervenuta l’UE…
Cosa cambia sui mercati quando Moody’s declassa l’Italia
Non è la prima volta che Moody’s declassa l’Italia: tutte le agenzie di rating lo hanno ripetutamente fatto nel corso del 2011 e più o meno fino al tramonto del Governo Berlusconi. Il problema è che il declassamento delle agenzie di rating per quanto riguardava l’Economia dello stato e degli italiani restava sempre intorno alla stessa fascia: da AAA si è passati ad AA (i nostri titoli di stato erano sì incerti, ma si poteva sperare). Ora, invece, Moody’s declassa l’Italia a BB, facendo arrivare lo spread a 480 punti base nonostante l’austerità imposta dal Governo Monti. Dato che le misure in fatto di Economia sono state durissime per gli italiani, questa volta il Mercato internazionale non ha dato molta retta al fatto che Moody’s declassa l’Italia, né alle altre agenzie di rating che hanno dato parere negativo al bilancio del nostro stato. Ricordiamo che si tratta di agenzie di rating degli USA che hanno con il nostro stato un paio di contenziosi (gli italiani pensino all’indagine di Trani), quindi questa volta non avremo gli effetti disastrosi registrati nel 2011.
La risposta dell’UE a Moody’s declassa l’Italia
L’UE ha risposto subito alla notizia apparsa su tutti i giornali, per cui Moody’s declassa l’Italia a poche ore dall’asta dei titoli di stato italiani. Monti ha parlato della volontà di “Colpire un Paese virtuoso”, mentre l’UE ha apprezzato gli sforzi in fatto di Economia da parte degli italiani, definendo fuorvianti i risultati delle agenzie di rating.