Le novità fiscali 2012, dovute al passaggio di testimone dal governo Berlusconi al governo tecnico di Mario Monti, hanno portato grossi cambiamenti in materia di investimenti. Dallo scorso gennaio, la convenienza negli investimenti sembra essere stata modificata proprio dalle novità fiscali 2012.
Novità fiscali 2012: i fondi pensione, titoli di Stato e conti di deposito
Le novità fiscali 2012 hanno portato nuove tassazioni su investimenti che negli scorsi anni sono stati molto redditizi. I fondi pensione rappresentano una delle poche forme di investimento tra quelle non ulteriormente tassate dal governo Monti. Infatti, la normativa restata in vigore risale alla Riforma Maroni del 2007. Con i fondi pensione, è possibile dedurre fino a 5.164 euro annui con una tassazione che va dal 9 al 15%.
Per i titoli di Stato nazionali ed esteri, le novità fiscali 2012 prevedono una tassazione al 12,5%: restano quindi investimenti appetibili titoli di Stato e buoni postali, nonostante l’introduzione del bollo proporzionale per i dossier bancari che custodiscono gli investimenti e per i buoni postali di importo superiore ai 5.000 euro.
Le novità fiscali 2012 incoraggiano i risparmiatori ad investire in conti di deposito: l’aliquota di tasse sugli interessi scende dal 27% fino al 20% e il contributo per il bollo resta a 1,81 euro. Possono essere considerati investimenti interessanti anche le polizze vita rivalutabili: secondo quanto convenuto dal convegno a Milano a cura dell’Unione Fiduciaria, tali investimenti dovrebbero rimanere esenti dall’imposta di bollo.
Obbligazioni bancarie, societarie ed immobili: le novità fiscali 2012
I rendimenti di azioni, obbligazioni societarie, bancarie, polizze vita index e unit linked sono tassati al 20% anziché al 12,5%. Lo stesso vale per le quote di fondi comuni, mentre le aliquote per le nuove tasse sulle quote di fondi immobiliari non subiscono aumento restando fisse al 20%.
Per quanto riguarda i capitali delle gestioni patrimoniali, il regime impositivo resta invariato per competenza sul risultato di fine anno. Tali capitali sono però sottoposti a bollo proporzionale e la tassazione è salita al 20%.
La fonte di investimento più svantaggiosa, a seguito delle novità fiscali 2012, sono gli immobili: a causa dell’introduzione dell’IMU a sostituzione dell’ICI, risulta infatti poco redditizio questo tipo di investimento rispetto a quelli elencati precedentemente.