Il Governo Monti ha reso ufficiale i nomi dei nuovi ministri e si parla già di nuove azioni che l’esecutivo potrebbe intraprendere per recuperare ulteriore gettito. In prima linea sembrerebbero nuovi interventi in materia di immobili visto che il calcolo del valore degli immobili di proprietà in Italia è pari a oltre 2 mila e 700 miliardi di euro di valore catastale. Si è parlato di reintrodurre l’ici sulla prima casa, proposta sulla quale sia il pdl che la lega non sono d’accordo, alla pari della reintroduzione della patrimoniale. Tuttavia la reintroduzione dell’ici sulle prime abitazioni porterebbe nelle casse erariali almeno 3,5 miliardi di euro, introito che sicuramente farebbe comodo all’erario. Tuttavia anche un’imposta più leggera ma da applicare a tutte le abitazioni, ad esempio del 2 per mille, potrebbe far incassare allo Stato almeno 5,5 miliardi di euro.
Allo stesso modo anche la revisione delle rendite catastali potrebbe portare allo Stato altro gettito, anche in considerazione del fatto che una revisione influisce su diverse imposte, come ad esempio Irpef, imposta di registro, ipotecaria e catastale. Anche l’imu, l’imposta di matrice federalista che nel futuro sostituirà l’ici, potrebbe essere anticipata di un anno, dal 2014 al 2013. In questo modo si porterebbe nelle casse statali ulteriore gettito anche in considerazione del fatto che l’aliquota minima per tale tipo di imposta potrebbe essere alzata dal 5 per mille attuale stabilito dall’ici sino ad un minimo del 7,6 per mille.
Inoltre, viste le conoscenze di Monti in materia, potrebbe anche prospettarsi una soluzione alla francese in tema di immobili. Una tassa da far pagare ai proprietari simile all’ici, ed un’altra che va ad incidere sugli inquilini con un pagamento che va a coprire e sostituire altre tasse ( come ad esempio il pagamento del canone rai e della tassa sui rifiuti).
A queste tasse occorrerebbe anche la tassa patrimoniale che verrebbe applicata con un aliquota compresa tra lo 0,55 e l’1,8 per cento sull’intero patrimonio posseduto