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Obbligazioni del Venezuela. Come coprirsi dal rischio?

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C’è stato, più volte, consigliato da inizio anno di investire il nostro denaro nei fondi dei paesi emergenti, ma alcuni di loro sono in crisi. Molti hanno scelto le obbligazioni del Venezuela.

Secondo Moody’s il Venezuela è sull’orlo del default e con outlook negativo, mentre l’Argentina si pone in una posizione certamente migliore riuscendo ad onorare parzialmente alcuni impegni.

La storia del debito sovrano e della moneta domestica non cattura più l’attenzione di nessuno e tra dispute geopolitiche e di natura prettamente economica, ci si chiede se non si abbia preso un clamoroso “granchio” investendo nelle obbligazioni del Venezuela o in quelle di altri paesi emergenti.

Intanto, vi possiamo dare una serie di consigli di natura finanziaria.

Difendere l’investimento in divisa estera dall’inflazione

Il Venezuela non mostra solidità neanche nei fondamentali economici, erosa dall’inflazione. Ma perché si punta sul Venezuela? Perché è un mercato estremamente volatile, ed in finanza la volatilità torna utile.

Qual è il problema? E’ che se la moneta si deprezza troppo, i soldi investiti vanno totalmente in fumo e le obbligazioni del Venezuela diventerebbero così carta straccia per gli investitori d’oltralpe. Perché allora si è continuato a consigliare le obbligazioni del Venezuela?

Malgrado la situazione “deficitaria” che il paese sta vivendo, a corto di provviste alimentari e di benzina, convincono le ultime misure di politica monetaria ed internazionale, in base alle quali si sta cercando di arginare la caduta del bolivar nei confronti del dollaro Usa, almeno nei termini del cambio ufficiale. Il problema principale, però, resta un altro: il mercato nero e del dollaro, degli alimentari e di tutto ciò che manca nel paese, stretto in una “morsa” senza fine da cui con molta fatica sta tentando di rialzarsi, riannodando dei discorsi con paesi alternativi al blocco Usa (ad es. il Paraguay e tutti gli ex-paesi amici).

Nel frattempo, è un tran tran generale e tutti i paesi emergenti sembrano avere riscoperto l’isola del tesoro. L’ultima viene dal Senegal che ha piazzato con successo la recentissima emissione obbligazionaria con un rendimento annuale del 6,25%.

In buona sostanza, si potrebbe investire nelle obbligazioni del Venezuela, così come nelle obbligazioni dei paesi emergenti con rendimenti certamente più interessanti di quelli delle economie domestiche e sfruttando tale volatilità ad una condizione:

  • che la debolezza della divisa estera non controbilanci il rendimento in termini della valuta nazionale, altrimenti abbiamo praticamente nelle mani un investimento che vale sempre di meno, nei termini delle valute forti

Fare previsioni sul Bolivar, a scopo di hedging

Quindi, dobbiamo coprirci fondamentalmente dal rischio di cambio, più che da quello di default dell’ente emittente che non si crede più realistico per nessun paese, dato lo stretto livello di interdipendenza che ci tiene recisi a doppio filo.

Bisognerebbe investire sull’ulteriore deprezzamento del bolivar venezuelano nei confronti dell’Euro, stimando a quanto possa ammontare nell’ipotesi peggiore ed acquistare il relativo contratto di trading. In questo caso, se abbiamo avuto ragione, per lo meno l’effetto-ammortizzatore delle perdite c’è stato. Nel caso in cui invece la divisa estera non si è affatto deprezzata, almeno secondo il cambio ufficiale, ancora meglio. Vuol dire che il nostro investimento ha reso, non il peggiore dei mali se nel frattempo abbiamo realizzato la perdita nel nostro conto di trading. Molto economiche e redditizie risultano per questo le opzioni binarie ma non tutti consentono di fare delle previsioni sulla valuta Bolivar Venezuelano, dato che il pair non mostra quel livello di incertezza e di dinamismo registrato dagli altri pair.

Le obbligazioni del Venezuela non sono un affarone ma ogni investimento va fatto con la consapevolezza che si può, con una certa probabilità, guadagnare ma anche perdere. Quindi, sempre prudenza quando investite e non destinate tutti i vostri risparmi alle obbligazioni. Solo quel che basta per muovere il capitale e non lasciarlo fermo.

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