Quando si seleziona una carta di debito (in gergo, meglio noto come bancomat) è fondamentale la scelta del circuito dei pagamenti più aggiornato alle nuove norme sulla sicurezza digitale, nonché di quello a più alto raggio di accettazione nel territorio nazionale, europeo o internazionale, a seconda dell’utilizzo che se ne fa.
Ormai, con le nuove direttive normative, si sta facendo uscire dalle abitudini delle persone il classico “contante”. Si è iniziato con il tetto minimo di 1.000 euro e si scenderà gradualmente, sino a che ognuno si abituerà ad avere la carta di debito ed a pagare anche per pochi euro la spesa al supermercato con il bancomat. I pos per le carte di credito e debito sono stati, tra l’altro, resi obbligatori negli esercizi commerciali.
Ci concentreremo sul circuito europeo Vpay (pagamento Vpay), lanciato da Visa nel 2007 e tra i più conosciuti e proposti dalle banche.
Le caratteristiche del circuito di pagamento Vpay
I pagamenti digitali, la nuova rivoluzione del mondo della cyber finanza. Se si vuole colpire uno Stato causandogli un temporaneo disagio, la prima tattica è creare un blocco o un malfunzionamento dei sistemi di pagamento digitali, a più alta concentrazione in quell’area, e solo in essa.
E’ quanto è avvenuto in Russia, dove Visa e Mastercard hanno sospeso temporaneamente il servizio, obbligandola a farsi promotrice di un nuovo circuito dei pagamenti. Un disagio del genere può significare una sola cosa: panico.
Il circuito europeo di pagamento Vpay non va confuso con la carta di debito Vpay brandizzata dalle rispettive banche. Spesso viene proposta la conveniente formula delle 0 commissioni per il prelievo ed il pagamento in tutta Europa. Chiaramente, ciò dipende anche dalle condizioni dell’offerente-banca. Si tende quasi sempre a confondersi tra gestore del circuito dei pagamenti e titolare del brand e gestore dell’offerta finanziaria, in base agli accordi presi.
Il gestore del circuito dei pagamenti è unicamente tenuto ad assicurare l’efficienza della dotazione tecnologica. Giusto per fare un esempio, l’aggiornamento al sistema contactless per pagamenti entro 25 euro (ovvero senza la necessità del pin). E’ chiaro che devono essere anche i singoli esercenti ad essere dotati del circuito, ma essendo una Visa, di certo stiamo parlando di un colosso con un buon raggio di estensione.
Siete indecisi su quali paesi e quali banche accettano Vpay?
Verissimo. Tale circuito di pagamento è meno maturo (7 anni) e più giovane rispetto ad altri circuiti utilizzati tradizionalmente (ad es. Maestro della Mastercard).
E’ però da dire che Visa e Mastercard sono due colossi concorrenti, entrambi con una fetta di mercato di rilievo, in continua espansione.
Vi consigliamo, comunque, prima di scegliere la carta di debito, se siete interessati ad andare all’estero, di informarvi dove viene accettata.
Ricordiamo che si tratta di un circuito internazionale ma comunque “europeo” (circuito di pagamento Vpay internazionale europeo). Sull’apposito sito ufficiale della Vpay puoi informarti sui paesi e le banche che la accettano, semplicemente selezionando con il mouse e senza avere bisogno di chiedere informazioni a dritta e manca.