Un Paese in crescita nonostante la recessione: ecco perché investire in Cina nel 2013
Il motivo per cui sempre più persone rivolgono la propria attenzione verso la possibilità di investire in Cina nel 2013 risiede probabilmente nel modo in cui il gigante asiatico è riuscito a mantenere solidi i suoi livelli di crescita, a dispetto del periodo di recessione che ha caratterizzato il Mondo intero.
Nel 2012, ad esempio, il Pil cinese è cresciuto del 7,8% e, considerando le difficoltà del periodo e del lustro appena trascorso, il risultato non può che sbalordire economisti ed affaristi.
La stabilità del Paese asiatico, ovviamente, ha ben presto convinto tutti coloro che sono alla ricerca di un lido abbastanza sicuro presso cui riversare risparmi e possibilità di guadagno.
I settori vincenti: dove investire in Cina nel 2013
A conferma di quanto detto, la possibilità di investire in Cina nel 2013 è una “moda” che si sta allargando a macchia d’olio.
Del resto, l’indagine condotta dalla Fondazione Italia Cina ha parlato molto chiaro: la Cina ha dimostrato di saper gestire pienamente il periodo di recessione che ha attanagliato e sopraffatto la maggior parte dei Paesi del Mondo.
Nei dettagli, coloro che volessero investire in Cina nel 2013 potrebbero rivolgere le proprie mire nei confronti di settori quali quello sanitario, chimico, meccanico e alimentare, definiti in espansione. Solo per citare qualche numero, poi, il settore sanitario ha registrato un aumento pari come minimo al 15%, mentre quello chimico ha raggiunto incrementi tra il 10 e il 12%. Proseguendo, coloro che volessero provare ad investire in Cina nel 2013 dovrebbero tenere d’occhio aree e settori quali quelli legati alla salvaguardia ambientale e allo sviluppo ecosostenibile: in primis, biotecnologie e produzione di materiali e macchinari ecologici si stanno rivelando molto promettenti.
Pil, recessione e prospettive: investire in Cina nel 2013 potrebbe convenire davvero!
Dietro la possibilità di investire in Cina nel 2013, ovviamente, ci sono numeri e dati ben precisi.
Come premesso, il 2012 ha segnato un incremento del Pil pari al 7,8% gettando le basi (al momento non ancora smentite) di un buon 8% per i mesi a venire.
Del resto, la decisione di investire in Cina nel 2013 ha fatto registrare una percentuale del 20,6 e questo è in parte giustificato dai dati che seguono.
Le vendite al dettaglio, tanto per fare qualche esempio, sono aumentate del 15,2% annuo e la stessa cosa si può dire della produzione, in crescita di oltre il 10%.