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Permessi retribuiti per motivi personali o familiari

permessi retribuiti per motivi personali o familiariPermessi retribuiti per motivi personali o familiari: parliamo della possibilità da parte dei dipendenti pubblici o di società private di ottenere un’assenza dal posto di lavoro retribuita se motivata con documenti specifici in base alle esigenze di lavoro dei dipendenti pubblici. Con la crisi economica, questi permessi retribuiti per motivi personali o familiari possono essere rifiutati: cosa fare in questi casi? Come motivare quest’assenza dal posto di lavoro?

Come richiedere i permessi retribuiti per motivi personali o familiari

I permessi retribuiti per motivi personali o familiari sono sanciti dalla Costituzione nell’ambito del lavoro in alcuni casi specifici, sia per i dipendenti pubblici che per quelli che lavorano in società private.

– Lutto. Se in famiglia i dipendenti pubblici e non subiscono un lutto, possono richiedere dei permessi retribuiti per motivi personali o familiari che non vadano oltre i sette giorni dopo l’avvenuta morte del parente.

– Concorsi ed esami. Se i dipendenti pubblici e non devono partecipare ad un concorso pubblico per titoli ed esami (magari per un altro lavoro più redditizio) possono richiedere dei permessi retribuiti per motivi personali o familiari per un massimo di 7 giorni lavorativi.

– Matrimonio. Se i dipendenti pubblici e non si sposano, hanno diritto a 15 giorni di ferie retribuite e di assenza dal lavoro, incluso il giorno della cerimonia.

– Malattia/Gravi motivi familiari. Si possono richiedere fino a 7 giorni di assenza dal lavoro retribuita per l’accertamento del problema (naturalmente, dipende caso per caso).

Ricordiamo che per ottenere i permessi retribuiti per motivi personali o familiari è necessario essere dipendenti pubblici e non a tempo indeterminato.

Se il datore di lavoro si rifiuta di dare i permessi retribuiti per motivi personali o familiari

I permessi retribuiti per motivi personali o familiari (soprattutto se non si tratta di dipendenti pubblici, ma di società private) vengono facilmente confusi dai datori di lavoro con le ferie. In questo modo, il lavoratore avrà un’assenza dal lavoro retribuita, ma avrà delle ferie più corte e dovrà tornare prima degli altri colleghi al proprio posto di lavoro (oppure dovrà astenersi dalle ferie in caso di periodi prolungati). Questo avviene perché a livello di spese fiscali costa meno un lavoratore in ferie che uno che ha diritto ai permessi retribuiti per motivi personali o familiari.

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