Già il 2011 si era chiuso con un’Italia posizionata ai primi posti mondiali in quella che era la classifica relativa al giro d’affari del gioco d’azzardo.
Caratterizzato da un incremento pari ben al 23,9% rispetto all’anno precedente, e un ingresso di circa 76 miliardi di euro a dispetto dei 61,5 del 2010, la media dei dati del giro d’affari del gioco d’azzardo ammonta a una spesa di circa 1000 euro per abitante. Per l’esattezza, ad aver totalizzato la maggior quantità di incassi, sono stati Newslot e Vlt (41.460 miliardi), Bingo (1.845 miliardi), scommesse ippiche (1351 miliardi), scommesse sportive (3.881 miliardi), Lotterie e Gratta e Vinci (9956 miliardi), Lotto (6806 miliardi), SuperEnalotto e Winforlife (2378 miliardi) e i vari giochi di abilità a distanza (8487 miliardi).
I pericoli nascosti dietro il giro d’affari del gioco d’azzardo
In Italia le tipologie di giochi sopra descritte sono assolutamente legali, eppure moltissime sono ogni anno le raccomandazioni e le misure adottate dalla società e dal governo affinché una semplice scommessa non si trasformi in un’ossessione personale, riducendo sul lastrico e sull’orlo della crisi numerosissime persone ed intere famiglie. Ossessione individuale e non solo. Spesso, infatti, dietro il giro d’affari del gioco d’azzardo si nascondono vere e proprie bande organizzate. In Emilia Romagna, ad esempio, dove nella sola città di Reggio le sale giochi sono aumentate in misura davvero spaventosa, con un fatturato di circa 600 miliardi di euro, sono stati dedicati nel mese di Marzo due importantissimi convegni volti a mettere in guardia i giocatori e le amministrazioni di come spesso anche le attività criminali sfruttino il giro d’affari del gioco d’azzardo.
I settori in crisi nel giro d’affari del gioco d’azzardo
Nonostante gli ottimi introiti raggiunti nel corso degli ultimi anni, il giro d’affari del gioco d’azzardo vede in crisi alcuni dei suoi settori più importanti.
Mentre infatti procedono a gonfie vele le Newslot e le Vlt, così come registrano veri e propri boom i casinò (anche quelli online) e migliora la situazione del gioco dei Gratta e Vinci, stessa cosa non si può dire di attività quali il Bingo (-5,6%), le scommesse sportive (-13,7%), il SuperEnalotto (-32,5%) e le scommesse ippiche (-21,9%).