Il referendum scozzese di cui sono piene le pagine dei principali quotidiani anche all’interno del nostro paese si è concluso stamattina con la pubblicazione dei dati ufficiali. Obiettivamente, anche nel corso del pomeriggio di ieri, con le urne ancora aperte, era abbastanza preventivabile la vittoria del fronte del no nel referendum scozzese, ma il comunicato ufficiale è arrivato nelle prime ore della mattina in Italia. Il referendum scozzese ha emesso un risultato chiaro con il fronte del No all’indipendenza che ha sopravanzato di circa 10 punti percentuali, forbice annunciata dagli exit poll della tarda serata, il fronte del partito indipendentista.
Referendum scozzese: le conseguenze politiche del voto
Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi di base che più potrebbero esserci di aiuto e di sostegno nel corso della nostra disanima in materia di referendum scozzese e non sol, una riflessione la nostra anche abbastanza sintetica ad onor del vero ma che ci auguriamo rimanga sempre e comunque sufficientemente chiara ed esauriente per tutti coloro che ci leggono. A conti fatti se da un lato la vittoria del No all’indipendenza nel referendum scozzese era un evento pronosticabile, quello che è più interessante sottolineare sono le conseguenze che ne deriveranno in termini economici. E conviene valutare anche Referendum Scozia Indipendente, Scottish Independence, Scozia Indipendente, Scottish Governmente, Referendum Indipendenza, Scotland Referendum.
Il referendum scozzese: il fronte del No
In primo luogo occorre comprendere come il raggiungimento del 45% da parte del fronte indipendentista testimonia che un rifiuto netto all’indipendenza non c’è stato. E questo potrebbe aprire la strada a nuovi esempi di referendum scozzese anche nei prossimi anni un po’ come è accaduto nel Québec laddove la vittoria del fronte del no all’indipendenza (come nel caso del referendum scozzese) nel 1995 fu talmente esigua da rappresentare comunque il primo passo per l’ottenimento del riconoscimento di status di nazione indipendente da parte del governo centrale canadese. Una stessa evoluzione politica in merito al referendum scozzese non è da escludere oggi a priori.