Il referendum scozzese ha da poche ore dato le sue risposte. Il responso delle urne sul fronte del referendum scozzese è stato chiaro con un’affermazione del partito contrario all’indipendenza al 55%. Mettendo per adesso tra parentesi le conseguenze politiche di quanto è appena accaduto, sia per quanto riguarda lo scenario che si sta aprendo per la Scozia che per quanto concerne l’evoluzione politica che Westminster dovrà mettere in atto nei prossimi mesi, è interessante analizzare le ricadute che il voto in materi di referendum scozzese e di proposta rigettata di indipendenza ha avuto e potrà manifestare nei prossimi mesi.
Il referendum scozzese: le conseguenze per gli investitori UK
Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli argomenti di base che più potrebbero esserci di aiuto e di sostegno nel corso della nostra disanima in materia di referendum scozzese e non solo, una riflessione la nostra anche abbastanza sintetica ad onor del vero ma che ci auguriamo possa rimanere sempre sufficientemente chiara ed esaustiva per coloro che ci leggono. A conti fatti la prima considerazione da fare in merito al risultato del referendum scozzese è che le conseguenze economiche sono state naturalmente molto inferiori rispetto a quelle che sarebbero state nel caso di vittoria del partito indipendentista. E conviene anche informarsi su Referendum Indipendenza, Scotland referendum, Referendum Scozia Indipendente, Scottish Indipendence, Scozia Indipendente,Scottish Government, Ukip Scozia.
Il referendum scozzese: le conseguenze per i gestori
In effetti ridurre gli effetti economici del voto sul referendum scozzese a un non evento può essere una lettura molto riduttiva, anche se i movimenti sui titoli di Stato del Regno Unito sono stati molto ridotti. In effetti alcuni delle aree d’interesse per gli effetti del voto sul referendum scozzese erano le obbligazioni sovrane inglesi – che non hanno subito grosse conseguenze – e l’investimento in credito societario. E anche sul fronte dei corporate bonds delle aziende del Regno Unito ci sono stati movimenti ridotti. Per quanto riguarda invece il mercato azionario Uk, l’incremento delle principali banche scozzesi sembra dovuto più all’esaurirsi delle correzioni pre-elettorali piuttosto che un trend duraturo nel medio termine. Sul fronte valutario, inoltre, il balzo della sterlina sul dollaro è anch’esso frutto dell’esaurirsi della cessazioni delle tensioni mentre il driver per i prossimi mesi sarà essenzialmente il rialzo dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale d’Inghilterra.