A quanto pare per gli evasori la vita sarà sempre più difficile. Verrà dato in dotazione agli enti locali e ai Comuni, infatti, un software che permetterà di «spiare» i contribuenti associando loro le loro proprietà, operando un confronto tra i redditi dichiarati e quelli reali.
Allo stato dell’arte l’Agenzia delle Entrate rende i Comuni partecipi di tutti i dati dei versamenti fiscali a partire dagli F24, alla Tasi e all’Imu, ai versamenti dell’addizionale comunale, ai dati relativi ai contratti di energia elettrica e gas, ai dati dei contratti di locazione e alle dichiarazioni di successione, ai bonifici bancari per interventi di recupero del patrimonio edilizio e alle dichiarazioni dei redditi ((Unico, 730, 760, 770, etc).
Una volta avvenuta la fusione con l’Agenzia del Territorio ora l’Agenzia delle Entrate rende noti ai comuni anche i Database delle cartografie catastali, degli accatastamenti e delle variazioni, l’intero catasto urbano e terreni, la lista dei fabbricati fantasma rilevati nel 2011, l’archivio nazionale civici e strade, la banca dati comunale catastale e le ispezioni ipotecarie.
La condivisione di tutti questi dati ha l’evidente scopo di inasprire la lotta all’evasione fornendo ai controllori strumenti migliori.
Il software LoginPa ha lo scopo di aumentare la velocità di consultazione da parte degli Enti Locali. I Comuni utilizzando semplicemente Google Maps e Street View, con un click sul tetto di un immobile potrebbero facilmente venire a conoscenza di chi vi abita e di tutta una serie di dati relativi all’immobile e al nucleo familiare che vi abita,