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Spread mutuo: come difendersi

Per spread del mutuo si intende il ricarico, il margine di guadagno, che ogni banca aggiunge al tasso base quale proprio ricavo.

Il tasso di interesse di un mutuo è, infatti, principalmente formato da due componenti: il primo di questi è il parametro di indicizzazione sottostante, che varierà a seconda della tipologia di mutuo sottoscritto, e il secondo è appunto lo spread. Pertanto spread maggiori incideranno inequivocabilmente sul tasso di interesse applicato dall”istituto di credito o banca. Il principio sottostante è principalmente commerciale, in quanto la banca compra il denaro ad un prezzo (tasso di scambio interbancario) e lo rivende alla sua clientela ricaricato di un margine di guadagno.

Le recenti difficoltà finanziarie da parte del sistema economico europeo hanno evidenziato anche un’altra motivazione dietro al rialzo degli spread da parte delle banche. Lo spread risente anche dei problemi di fund rising, della indisponibilità da parte delle banche a prestarsi soldi, cosa che inevitabilmente ha un suo effetto a spirale a valle sul credito al consumo. Ne deriverà che il costo a cui viene prestato il denaro sarà maggiore e lo spread rifletterà a pieno questo circolo vizioso.

Tuttavia non tutti gli istituti di credito sono nelle medesime situazioni. In base al loro rating e solidità possono permettersi spread dei mutui tra loro anche molto diversi. Sarà, pertanto, necessario confrontare online i mutui di più istituti di credito e valutare attentamente se la scelta della sottoscrizione di un mutuo non sia rinviabile. Anche se è vero che a contesti di difficoltà di fund rising corrispondono politiche di prezzo del prestito più esose, è pur vero che in contesti di mercato più ottimisti lo stesso effetto sarà raggiunto dal rialzo dei parametri di indicizzazione sottostanti ai tassi, che sono per il mutuo a tasso fisso l’IRS e per quello a tasso variabile l’Euribor o il tasso BCE.

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