Le strategie Governo Monti accendono di nuovo la politica: la stessa che aveva dato sostegno senza riserve al nuovo Governo per il bene del Paese subito dopo la caduta del Governo Berlusconi. Mentre la crisi internazionale rende l’ue sempre più dipendente dal Mercato, c’è già chi pensa tra i partiti a come entrare tra i sottosegretari del nuovo Governo. Quali sono le strategie Governo Monti per arginare la crisi? Quali sono i cosiddetti “sacrifici” che il Governo ha intenzione di imporre al Mercato e ai cittadini italiani? Berlusconi accetterà tutte le riforme e le strategie Governo Monti?
crisi
L’elenco abi cab banche italiane
L’elenco abi cab banche italiane è un nuovo servizio online che ABI (Associazione Bancari Italiani) ha riservato ai clienti delle banche, che mettono a disposizione tutte le informazioni possibili dal mondo dell’Economia a portata di click. L’idea nasce un po’ dalla finanza creativa già presente in europa, cioè dalla volontà delle banche di aprirsi di più e di farsi conoscere il più possibile per attrarre clienti in momenti di crisi come questo. Infatti, con la nuova delibera dell’europa, le banche dovranno dimostrare di poter sopportare i propri crediti (cioè se le banche prestano 100, devono dimostrare di disporre 200 in cassa).
Nuove tasse per poker online e superenalotto
Con la manovra di ferragosto l’esecutivo aveva anche preventivato un’ incasso ulteriore derivante dal settore giochi e pronostici di circa 1,5 miliardi di euro ed
I dividendi Enel 2012
Come è avvenuto per il concorrente per l’energia Eni, in questo periodo è stata erogata anche la prima parte dei dividendi Enel 2012. Ciò che incide negativamente sulle rendite dei dividendi Enel 2012 rispetto ai dividendi Eni 2012 è la tassazione applicata sui titoli dalla Manovra, ma questo non impedisce ai dividendi Enel 2012 di poter essere considerati delle rendite sicure per il Mercato, grazie al fatto che il Gruppo è uno dei leader dell’energia che lo scorso anno ha fatturato circa 73 milioni di euro. I dividendi Enel 2012 ammontano a 0,25 euro ad azione totali rispetto ai 0,52 erogati come prima parte dal concorrente dell’energia, che ha cercato un nuovo Mercato prima della crisi economica.
I dividendi 2012 Eni
I dividendi 2012 Eni, come per molte società quotate in borsa, vengono erogati in due soluzioni, la prima delle quali è stata erogata in questi giorni ed è pari a 0,52 centesimi di euro per ognuna delle obbligazioni Eni 2011 acquistate nell’ultima emissione di titoli Eni in borsa. Per dividendo si intende l’utile che ha una società quotata in borsa e che viene distribuito in maniera uniforme a tutti gli azionisti che hanno acquistato i titoli di quella società. In più, il consiglio di amministrazione della società può decidere anche di reinvestire i dividendi o di distribuirli in anticipo basandosi su stime del Mercato. In questo caso, Eni ha deciso di erogare i dividendi 2012 Eni agli investitori che hanno finanziato la società con le obbligazioni Eni 2011, per fidelizzarli.
Ecco come si arriva allo spread ai massimi
Lo spread ai massimi è il risultato di una politica fatta su mancati accordi tra le parti, tra l’ue e la BCE che ci chiedono risposte e un Governo che non è capace di darne, in un eterno botta e risposta senza senso. Lo spread ai massimi, in realtà, non è una novità: il Mercato finanziario ci aveva già chiesto delle prospettive o delle riforme strutturali e gli indici erano diventati anche la prima pagina di telegiornali e quotidiani. Ora che lo spread ai massimi è una realtà, l’europa si dichiara preoccupata almeno per due motivi:
Il rapporto debito pil in Italia
La situazione economica in italia dipende da diversi fattori, primo tra tutti il rapporto tra quanto si produce nello stato (il cosiddetto pil) e il debito accumulato negli anni passati, un rapporto che oggi è al 120% (in Grecia è del 160%). Questo rapporto debito pil in Italia ci costringe a cercare sempre più soldi per pagare i tassi di interesse crescente, attraverso tagli, aumento della pressione fiscale e l’emissione di nuovi titoli di stato pur di salvare la nostra Economia (meno gettonata l’ipotesi delle liberalizzazioni, cioè della vendita degli immobili statali per pagare parte del debito e ridurre così la percentuale del rapporto debito pil in Italia).
Le novità di poste vita quotazioni
Da anni Poste Italiane hanno ideato strumenti creditizi ed assicurazioni che avvicinano sempre più l’azienda ad un istituto di credito, oppure ad un’assicurazione. Tra questi strumenti troviamo BancoPosta e poste vita quotazioni. Assicurazioni come poste vita quotazioni semplificano la vita di tutti i giorni, in quanto si tratta di un pacchetto assicurativo che Poste Italiane riserva alla persona, in modo da evitare anche cause in tribunale lunghissime per un ricorso. Per accedere al servizio di poste vita quotazioni non è necessario essere cliente BancoPosta. Semplicemente, recandoci allo sportello di una filiale di Poste Italiane, insieme alla bolletta potremo pagare anche la nostra polizza assicurativa con la stessa corsia dedicata (la E) utilizzata dai clienti BancoPosta.
Le nuove quotazioni btp
Molto spesso, in tempi di crisi finanziaria, si è parlato delle quotazioni btp e della differenza tra questi e i Bund, cioè i titoli di stato tedeschi. Anche i telegiornali hanno parlato delle quotazioni btp, perché sono dei titoli di stato che sono indicatori dell’Economia di un Paese. Infatti, le quotazioni btp non vengono valutate soltanto come la possibilità di investire in italia ad un certo interesse nel medio e nel lungo periodo, ma anche come capacità dell’italia di gestire la situazione di crisi finanziaria e la propria Economia grazie ai suoi titoli di stato. Le quotazioni btp sono anche un bene rifugio per gli italiani, perché le quotazioni btp sono state sottoscritte dalla Banca Centrale Europea e rappresentano degli investimenti a basso rischio, vitali in momenti di crisi.
Come risparmiare sul riscaldamento casa?
Le tecniche su come risparmiare sul riscaldamento casa sono sempre più ricercate. Merito della crisi che avanza, ma anche della nuova cultura eco-sostenibile che ha permesso all’Uomo di vivere con un occhio alla natura senza essere per forza un pollice verde. Risparmiare si può, considerando che una famiglia in media spende ogni anno per il riscaldamento dai 1300 ai 1500 euro annui. Ecco quali sono i comportamenti che dobbiamo usare per scoprire come risparmiare sul riscaldamento della propria casa.