Importo pensione sociale 2012: parliamo di redditi che si integrano con i redditi per le pensioni di anzianità (contributo pensione) per gli italiani dai 65 anni in su che hanno redditi in termini di pensioni inferiori ai 5.577 € all’anno. In tempi di crisi economica come questo, l’importo pensione sociale 2012 rappresenta un sostegno da parte dell’Inps vitale per i propri consumi, soprattutto dopo i rincari riscontrati recentemente in bollette e costi per l’energia. A quanto ammonta l’importo pensione sociale 2012?
pensioni
Conteggio pensione contributiva
Il sistema contributivo delle pensioni differisce dal sistema retributivo, dove la pensione è calcolata sulla base degli ultimi stipendi percepiti nell’arco della vita lavorativa. Come
Nuove finestre di uscita per pensioni di anzianità
Prima delle riforme apportate dal governo tecnico di Mario Monti, esistevano delle finestre di uscita per pensioni di anzianità che utilizzavano l’età pensionabile e gli
Nuova gestione separata Inps 2012
La chiamano Manovra Salva Italia e da oltre un mese il suo programma è all’ordine del giorno di tutti i Tg nazionali e internazionali. Agli
L’istituto centrale delle Banche Popolari Italiane
L’istituto centrale delle Banche Popolari Italiane raggruppa sei banche popolari fortemente radicate sul territorio nazionale. L’istituto centrale delle Banche Popolari Italiane tra le banche è secondo soltanto alla Banca d’Italia e gestisce le pensioni degli italiani dagli anni ’80. L’istituto centrale delle Banche Popolari Italiane raccoglie le banche popolari di: Lodi, Lecco, Cremona, Intra, Luino e Varese, Verona, organizzando il flusso di contanti che intercorre sui vari conti di queste banche e di tutte le banche popolari in genere, tanto da essere considerato sul Mercato un vero e proprio gruppo creditizio.
Cos’è il sistema contributivo pro rata
Uno dei passaggi più discussi del nuovo governo tecnico guidato da Mario Monti è, senza dubbio, la questione pensioni e, in particolar modo, il sistema
La manovra Monti
Pronto il decreto salva Italia, elaborato in pochi giorni dal nuovo governo guidato dal premier Mario Monti. Come riferito alla comunità europea si richiedono nuovi
Riforma pensioni di anzianità di Monti
Riforma pensioni di anzianità di Monti: un nodo che sembra sciolto e contro gli italiani, che andranno in pensione più tardi. D’altro canto, non si poteva evitarlo, con la BCE e l’ue che premono sempre più forte, incerti sul debito italiano e sul modo di fronteggiare la crisi da parte del Governo Monti. Riforma pensioni di anzianità di Monti che non si preannuncia soltanto pesante, ma anche vicinissima, in molti casi sono colpite le pensioni già di Dicembre 2011 ed è già lotta per la difesa del sistema retributivo, che chiuderà definitivamente i battenti a breve. Quali sono i provvedimenti del Governo contro la crisi economica?
Le nuove misure riguardanti le pensioni
Proseguono le consultazioni tra il nuovo presidente del consiglio Mario Monti ed il ministro del Welfare Elsa Fornero per elaborare un piano di intervento di riforma del sistema previdenziale. Inizialmente si pensava di effettuare sin da subito degli interventi di tipo urgente e rimandare a data da destinarsi riforme più strutturale, ma l’orientamento attuale è quello di inserire tutte le novità legislative in un decreto da presentare il prossimo lunedì 5 dicembre.
Le misure sono abbastanza note ma non si escludono alcune sorprese. In particolare dovrebbe introdursi il sistema contributivo per tutti i lavoratori, e prevedere delle fasce di età in cui è possibile uscire dal mondo lavorativo ( la fascia di età dovrebbe essere dai 63 ai 70 anni, con dei premi per chi esce dopo i 65 anni e dei disincentivi per chi esce prima). Sul fronte dell’aumento dei 40 anni di contribuzione per poter accedere alla pensione di anzianità vi sono invece forti opposizioni da parte dei sindacati, che non vogliono l’allungamento dei 40 anni di contribuzione ed auspicano invece l’introduzione di una patrimoniale sui redditi che superano il milione di euro. Vi sarà anche una revisione dell’istituto di reversibilità, e presumibilmente la pensione di un coniuge e soprattutto l’entità della stessa verrà collegata a quella del coniuge in modo da non creare eccessivi disequilibri. Occorrerà riflettere anche sul nodo relativo all’anticipo dei 65 anni come requisito delle lavoratrici del settore privato per poter accedere ai trattamenti pensionistici.
E’ previsto un’ anticipo ma il sistema dovrebbe andare a regime o nel 2016 o addirittura nel 2020. In ogni caso l’applicazione di questa novità consentirà alle casse dell’Inps di risparmiare oltre 3,5 miliardi di euro. L’introduzione del sistema contributivo pro quota per tutti i lavoratori, non dovrebbe danneggiare eccessivamente i lavoratori che sono vicini alla pensione, in quanto l’entità della riduzione è molto minore per chi ha ancora pochi mesi di lavoro davanti per poter usufruire dei trattamenti pensionistici. Proseguono le consultazioni tra il nuovo presidente del consiglio Mario Monti ed il ministro del Welfare Elsa Fornero per elaborare un piano di intervento di riforma del sistema previdenziale.
La nuova riforma delle pensioni
Fine settimana ricco di spunti per il nostro paese, con l’asta Btp che ha raggiunto tassi record, i btp a due anni che volano all’8 per cento e l’agenzia di rating Fitch che vede l’Italia gi in recessione. Urgono quindi interventi veloci ed ecco che l’esecutivo accelera sia sulle nomine politiche (già pronta la lista dei sottosegretari che verrà approvata ad inizio settimana) e sulle riforme chieste a gran voce da Bruxelles.
Sembra delineata quella che appare una delle riforme che più coinvolge i cittadini, e cioè quella riguardante le pensioni. Come dichiarato dallo stesso ministro competente, Elsa Fornero, l’intervento oltre ad adeguare il nostro sistema contributivo allo standard europeo dovrà avere un ruolo di modifica strutturale e porre un po’ d’ordine in una materia che sino ad oggi è stata modificata più volte, ma mai completamente.