Le azioni cell therapeutics sono considerate un investimento relativamente sicuro per il fatto che la società emette ogni anno sempre nuovi titoli sul Mercato, in borsa come a Piazza Affari. L’emissione di nuovi titoli, però, non è indice di garanzia sul Mercato: infatti, strumenti come le azioni sono garantiti dal patrimonio della società e da quanto la società stessa fattura, un po’ come quando si chiede un prestito (se non si ha un’entrata, è un po’ difficile ricevere la fiducia dal Mercato). Consideriamo quindi la società e le azioni cell therapeutics nel complesso negli ultimi anni.
titoli
La borsa italiana previsioni 2012
Per la borsa italiana previsioni 2012 che cambiano costantemente: se pochi giorni fa abbiamo lanciato un grido d’allarme e il rischio di commissariamento da parte dell’ue come è successo alla Grecia, oggi tiriamo un leggerissimo sospiro di sollievo. Il Mercato ha giudicato favorevolmente l’arrivo di Monti al Governo e ha ridato in parte fiducia ai titoli italiani, che hanno guadagnato da subito il 3%, con una differenza tra titoli nostrani e quelli tedeschi a 460 punti base (è il cosiddetto spread). Una differenza di 114 punti base, che valgono in soldi circa 3 miliardi di euro che migliorano la borsa italiana previsioni 2012.
I dividendi Enel 2012
Come è avvenuto per il concorrente per l’energia Eni, in questo periodo è stata erogata anche la prima parte dei dividendi Enel 2012. Ciò che incide negativamente sulle rendite dei dividendi Enel 2012 rispetto ai dividendi Eni 2012 è la tassazione applicata sui titoli dalla Manovra, ma questo non impedisce ai dividendi Enel 2012 di poter essere considerati delle rendite sicure per il Mercato, grazie al fatto che il Gruppo è uno dei leader dell’energia che lo scorso anno ha fatturato circa 73 milioni di euro. I dividendi Enel 2012 ammontano a 0,25 euro ad azione totali rispetto ai 0,52 erogati come prima parte dal concorrente dell’energia, che ha cercato un nuovo Mercato prima della crisi economica.
I dividendi 2012 Eni
I dividendi 2012 Eni, come per molte società quotate in borsa, vengono erogati in due soluzioni, la prima delle quali è stata erogata in questi giorni ed è pari a 0,52 centesimi di euro per ognuna delle obbligazioni Eni 2011 acquistate nell’ultima emissione di titoli Eni in borsa. Per dividendo si intende l’utile che ha una società quotata in borsa e che viene distribuito in maniera uniforme a tutti gli azionisti che hanno acquistato i titoli di quella società. In più, il consiglio di amministrazione della società può decidere anche di reinvestire i dividendi o di distribuirli in anticipo basandosi su stime del Mercato. In questo caso, Eni ha deciso di erogare i dividendi 2012 Eni agli investitori che hanno finanziato la società con le obbligazioni Eni 2011, per fidelizzarli.
Ecco come si arriva allo spread ai massimi
Lo spread ai massimi è il risultato di una politica fatta su mancati accordi tra le parti, tra l’ue e la BCE che ci chiedono risposte e un Governo che non è capace di darne, in un eterno botta e risposta senza senso. Lo spread ai massimi, in realtà, non è una novità: il Mercato finanziario ci aveva già chiesto delle prospettive o delle riforme strutturali e gli indici erano diventati anche la prima pagina di telegiornali e quotidiani. Ora che lo spread ai massimi è una realtà, l’europa si dichiara preoccupata almeno per due motivi:
Il rapporto debito pil in Italia
La situazione economica in italia dipende da diversi fattori, primo tra tutti il rapporto tra quanto si produce nello stato (il cosiddetto pil) e il debito accumulato negli anni passati, un rapporto che oggi è al 120% (in Grecia è del 160%). Questo rapporto debito pil in Italia ci costringe a cercare sempre più soldi per pagare i tassi di interesse crescente, attraverso tagli, aumento della pressione fiscale e l’emissione di nuovi titoli di stato pur di salvare la nostra Economia (meno gettonata l’ipotesi delle liberalizzazioni, cioè della vendita degli immobili statali per pagare parte del debito e ridurre così la percentuale del rapporto debito pil in Italia).
Le nuove quotazioni btp
Molto spesso, in tempi di crisi finanziaria, si è parlato delle quotazioni btp e della differenza tra questi e i Bund, cioè i titoli di stato tedeschi. Anche i telegiornali hanno parlato delle quotazioni btp, perché sono dei titoli di stato che sono indicatori dell’Economia di un Paese. Infatti, le quotazioni btp non vengono valutate soltanto come la possibilità di investire in italia ad un certo interesse nel medio e nel lungo periodo, ma anche come capacità dell’italia di gestire la situazione di crisi finanziaria e la propria Economia grazie ai suoi titoli di stato. Le quotazioni btp sono anche un bene rifugio per gli italiani, perché le quotazioni btp sono state sottoscritte dalla Banca Centrale Europea e rappresentano degli investimenti a basso rischio, vitali in momenti di crisi.