Tassazione TFR 2013: nuova stangata per i dipendenti che hanno concluso il loro rapporto di lavoro il 31 Dicembre 2012.
Tassazione TFR 2013 per gli italiani
La tassazione TFR 2013 riguarderà i dipendenti che hanno concluso il loro rapporto di lavoro il 31 Dicembre 2012. nella riforma precedente, quella del 2007, gli italiani avevano una tassazione divisa per scaglioni: più saliva l’importo del TFR, più aumentava la percentuale della tassazione applicata al capitale. Il meccanismo resta oggi sostanzialmente invariato per i dipendenti, ma con aliquote diverse. Se in passato le aliquote previste per i TFR più bassi erano del 23% e del 27%, quest’anno le aliquote si abbassano rispettivamente al 22% e al 26%. La riduzione di un punto percentuale della tassazione TFR 2013 agevola i dipendenti dal reddito medio-basso, ma non cambia di molto la situazione di crisi generalizzata per gli italiani. Il problema si verifica se gli italiani hanno percepito altri redditi che non hanno a che fare con lo stipendio mensile come:
– L’incentivo all’esodo (ovvero una somma aggiuntiva per uscire prima del tempo dal mercato del lavoro in azienda);
– L’indennità sostitutiva di preavviso (che i dipendenti ricevono nel caso l’azienda licenzi senza preavviso, come risarcimento);
– Importi ricevuti per contenziosi tra il datore di lavoro e i dipendenti;
– Il patto di non concorrenza con altre aziende.
Dato che questi contributi potrebbero rientrare nel calcolo del TFR, la tassazione TFR 2013 potrebbe schizzare come aliquota per i dipendenti che hanno usufruito in qualche modo di queste agevolazioni. Stesso discorso vale per chi ha utilizzato il TFR per i fondi pensione (presi d’assalto dopo la riforma delle pensioni): se il rendimento applicato al TFR fa aumentare di molto l’importo del capitale, potrebbero essere applicate le aliquote più elevate.
La tassazione TFR 2013 e il lavoro
Il lavoro resta sempre di più un miraggio per gli italiani e l’applicazione delle aliquote della nuova tassazione TFR 2013 potrebbe creare dei dubbi ai non addetti. Il consiglio è di rivolgersi al proprio commercialista, per verificare a quale scaglione si appartiene e le relative tasse da pagare sul TFR.