E’ diventata difficile da ottenere, solo pochi la chiedono: la fideiussione affitto.
La nuova formula rivoluzionaria, anche se con molte incertezze normative, sembra essere l’affitto con diritto di riscatto. I proprietari non sentono più la necessità di assicurarsi sul pagamento dei canoni, dato che sono consapevoli delle difficoltà dell’iter, ma sembrano bendisposti ad “intascare” un canone più alto, garantendo all’affittuario di comprare l’appartamento, tramite il versamento di un importo integrativo. Ma fate attenzione che tutto sia fatto nella norma e non vi sia la “gabbola” del canone più alto senza tutti i crismi del leasing immobiliare.
In realtà, l’affitto con riscatto, istituto di provenienza anglosassone, non è stato appositamente disciplinato, a differenza della fideiussione affitto che ha rappresentato, per un certo numero di anni, un po’ l’usanza comune. Oggi decaduta per le difficoltà che trovano molte famiglie ad assicurarsi.
L’affitto con riscatto. C’è bisogno di un duplice contratto
Come al solito, quando trasportiamo usi anglosassoni, cerchiamo di renderli idonei al nostro apparato normativo, denso di diritto generale, e molto poco diritto speciale. Ecco perché chiarezza per l’affitto con riscatto ancora non ne esiste e dobbiamo badare bene di non pagare inutilmente un canone maggiorato, col rischio, poi, di non poterlo più recuperare.
Attualmente, 2 sono le formule utilizzate per l’affitto con riscatto:
- 2 contratti: il contratto di affitto ed un contratto con opzione di acquisto.
- 2 contratti: il contratto di affitto ed un preliminare di vendita futura che dà priorità all’affittuario di acquistare l’appartamento o l’immobile. Una forma che si sta rivelando particolarmente costosa, ancorpiù della fideiussione affitto, e dà diritto solo alla priorità tra i potenziali compratori.
Quindi, se prima molti proprietari non fittavano senza che vi fosse la fideiussione affitto, oggi sempre più persone non vogliono più avere pensieri della casa di proprietà, dato che tra problema di morosità degli affittuari, tasse da pagare e redditometro, si preferisce dare agio all’affittuario di acquistare l’immobile, intascando, nel contempo, un canone maggiore.
Ma questa operazione non va fatta assolutamente “a voce” come parecchi hanno già fatto ma previo la stesura di un secondo contratto o negozio giuridico. Quindi, chiedete sempre consiglio ai professionisti del settore (ad es. notaio) per accertarvi se il contratto di “rent to buy” sia regolare. Tale problema non si poneva con la fideiussione affitto, dato che a tutto pensava il principale interessato della regolarità della procedura: compagnia assicurativa, banca, intermediario. Ma oggi chi rilascia anche solo una garanzia di firma che sia considerata sufficiente da chi deve rilasciare la fideiussione affitto?